Si inizia e si finisce con un solo nome: Marco Belinelli! La serata del sabato dell’All-Star Game 2014 è tutta sua perchè unico in grado di accendere un minimo la competizione e il pubblico a New Orleans e a casa. Il tiratore da San Giovanni in Persiceto infatti si è portato a casa il premio di vincitore del Foot Locker Three-Point Contest battendo in finale allo spareggio Bradley Beal, un degno avversario che ha fatto sudare parecchio il nostro alfiere.
Beli ha vinto con 19 punti la sfida nella sua Conference al primo turno di tiro battendo Stephen Curry, Kevin Love e Damian Lillard, per poi replicare lo stesso punteggio nella finale contro la guardia di Washington (che aveva eliminato Kyrie Irving, Joe Johnson e Arron Afflalo) che però non è bastato; al tie-breaker però ha fatto ancora meglio sparandone addirittura 24, miglior prestazione in assoluto della serata, e portandosi a casa il premio e i complimenti di tutti, avversari e compagni di squadra.
Money ball rack did me wrong!!! Congrats to Marco you killed it.
— Kevin Love (@kevinlove) 16 Febbraio 2014
Grande @marcobelinelli! Felicitaciones! Complimenti!
— Manu Ginobili (@manuginobili) 16 Febbraio 2014
Yessssir!!!! Get it done boi!!! @marcobelinelli
— Danny Green (@DGreen_14) 16 Febbraio 2014
Congrats to my old teammate @marcobelinelli on winning the 3 point shootout! #Italianstallion #NBAAllStar
— Willie Green (@DetroitWillie34) 16 Febbraio 2014
Queste le sue prestazioni:
Il resto della serata è stato a dir poco deludente, come spesso è accaduto negli ultimi anni.
Nel Sears Shooting Stars Challenge, la gara di tiro da varie posizioni con preghiera finale da metà campo, ha vinto di nuovo la squadra capitanata da Chris Bosh (con Dominique Wilkins e Swin Cash), come lo scorso anno, con il lungo dei Miami Heat a centrare il canestro dalla lunghissima distanza in entrambe le manche al primo tentativo.
A seguire il Taco Bell Skills Challenge, con la nuova formula a coppie, se lo sono aggiudicato Damian Lillard (già vincitore individuale lo scorso anno) e Trey Burke, il rookie di Utah superando in finale Michael Carter-Williams e Victor Oladipo dell’Eastern Conference.
Il grande finale che ci si aspettava poi non c’è stato, perchè la nuova formula per lo Sprite Slam Dunk Contest si è rivelata a dir poco fallimentare. Tolta la spettacolarità, ridotto il numero di schiacciate, tolta la competizione individuale, si sono sfidate due squadre formate da tre schiacciatori, che facendo un po’ di riscaldamento sono anche riusciti a mettere insieme 2 schiacciate passabili. La migliore è stata sicuramente quella di John Wall (incoronato anche dal pubblico) che ha saltato la mascotte degli Wizards, mentre poco prima Ben McLemore aveva saltato Shaq O’Neal seduto su un trono.
Anche un due volte campione della competizione ha detto la sua via Twitter, Jason Richardson:
This year dunk contest format might is probably worst than the wheel back in 2002 lol
— Jason Richardson (@jrich23) 16 Febbraio 2014
Questo il meglio della gara: