Magazine Società

all you need is love (papaparapa)

Creato il 09 febbraio 2011 da Pesa

Vivendo nell'età di Facebook, dei blog e dei social network in generale, trovo del tutto normale che le notizie viaggino alla velocità della luce. Se fai qualcosa tutti sapranno nel giro di un nano secondo che l'hai fatta. Se non vuoi andare ad una festa, perché chi ti invita ti sta particolarmente sulle balle, e inventi la classica scusa ("del ditalino alla tipa mestruata" cit.) dell'influenza, ora devi stare rinchiuso in casa, perché se esci, al 90% ti ritroverai taggato nell'album, dedicato alla serata in cui hai dato buca, di qualche altro tuo amico, compromettendo inesorabilmente la tua invenzione e facendo andare su tutte le furie il rifiutato di turno. Fosse per me sai che preoccupazione, basta subito dire «No non ci vengo alla tua festa!».Comunque il mio problema non è questo, sempre se di problema si può parlare, anche perché io sono come Mr. Wolf, io non ho problemi, i problemi li risolvo. E così durante una serata di prove il mio povero batterista svela l'arcano mistero che lo teneva giù di morale «Mi son lasciato con E.». Io e quell'altro delinquente di Vobi ci guardiamo con fare complice e delinquente, allorché dico «Ah, io lo sapevo già. Facebook». Ma sappiamo tutti che quando un gruppo di uomini si ritrova è peggio di una combriccola di donne assetate di gossip e quindi si parte subito con le indiscrezioni; Raffo lancia l'amo: «Ascolta, ma perché vi siete lasciati?»«Eh storie»«Ah... e quali?»«Va be' non è importante, ora rivoglio solamente lei»Cosa odono le mie orecchie!? Un uomo che è appena stato mollato - per la 5° volta dalla stessa ragazza - non deve fare nulla se non andare a distruggersi il fegato (cosa che consiglio) e levarsi i pantaloni per dar vita a chissà quale follia sessuale (nei casi in cui si sia stati lasciati la prima volta, si è assolutamente autorizzati a piangersi addosso). Ecco che allora vesto i panni del Dottor Stranamore:«Non dire cazzate!»«Eh allora, Pesa, dai dimmi cosa dovrei fare secondo te, vai»«Libera l'uccello».Scoppio di ilarità all'interno della Sala. Si divertono un po' tutti a questa mia battuta (?). 

Io mi guardo intorno e incredulo chiedo «Cosa c'è di strano?». Arriva pronta la risposta del sofferente batterista «Dai, un consiglio serio, non una stronzata». Mi prendo cinque secondi, penso un po', rifletto, mi tocco in modo saggio la barba e proferisco parola: «Libera l'uccello».

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine