Alla Camera la misura "Ammazza blog". Di Pietro: Bavaglio al web

Creato il 26 settembre 2011 da Io Reporter Salerno
Ritorna la norma definita «Ammazza blog», che obbliga i gestori di siti informatici a rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto.E' approdato oggi alla Camera il ddl contro le intercettazioni, fortemente voluto dal premier Silvio Berlusconi e contenente la norma sopra citata che sembra essere una vera e propria misura restrittiva della libertà di espressione sulla Rete.Il testo della norma parla chiaro, fornendo anche una definizione di quelli che sono i siti informatici:"Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono".
Ma come dovrebbero comportarsi i blogger, e in caso di trasgressione, cosa prevederebbe "l'ammazza blog"?  Stando alle parole del testo di legge, si apprende che i blogger dovrebbero:"rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto. Non importa se il ricorso del soggetto è fondato: basta che qualcuno richieda una rettifica e sarà accontentato. I gestori non possono replicare" ed in caso di trasgressione "I contravventori possono essere multati fino a 12 mila euro".
Intanto affiorano le prime reazioni a tale proposta di legge. Sulla pagina personale di Facebook, il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, parla di bavaglio alla stampa “Il governo prova ancora una volta a mettere il bavaglio al web. Il ddl intercettazioni, infatti, prevede anche che qualunque blog, sito, portale o social network riceva una richiesta da soggetti che si ritengano lesi da un contenuto pubblicato, sia obbligato a rettificare entro 48 ore. E’ la solita norma ‘ammazza blog’. La rete si sta già ribellando e state certi che anche noi dell’IdV non staremo con le mani in mano”.
Oramai, l'ennesima legge ad personam

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