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Alla scoperta di Vancouver.

Creato il 02 dicembre 2013 da Lilianaadamo

Liliana Adamo da www.luxuryonline.it

Un complesso residenziale con suites rent sul downtown di Stanley Park, un grande albergo a cinque stelle che domina col suo skyline l’intera città, un eco lodge tra i più belli del Canada: tre modi diversi per scoprire Vancouver.

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In una sorta di trasformismo, il suo movimento incessante coincide con una tale propensione multietnica, dove la comunità asiatica è così numerosa e per lo più composta di facoltosi cinesi fuggiti da Hong Kong, che spesso è stata riverentemente definita “Hong Kouver”, con buona pace del capitano George Vancouver, primo europeo a sbarcare nel Burrard Inlet, l’attuale porto, nel 1792.

Città iper-tecnologica, ma con un incredibile surround naturalistico (fiumi, laghi e montagne sono a portata di mano), Vancouver è la terza metropoli al mondo per qualità della vita e sarà questo il motivo per cui è detta anche “perla del Pacifico”. Crocevia commerciale e finanziario tra i più importanti dell’America settentrionale, raffinata e cosmopolita, rappresenta, per antitesi, il sogno new age di chi predilige natura, lo sport, le attività outdoors, la vita sana.

A Vancouver c’è un detto peculiare che afferma con orgoglio come di mattino si possa sciare, veleggiare a ora di pranzo, giocare a golf o tennis nel tardo pomeriggio ed essere a casa per l’ora di cena. In tema con i giochi olimpici, aggiungeremo che qui, le stazioni sciistiche sono aperte giorno e notte, tutto l’anno.

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Stanley Park, nel quartiere chic di Kitsilano, è il luogo più amato per lo sport, costeggiato dalla Seawall Promenade (il lungomare), cuore pulsante della città. Per attraversarla è divertente usare il “seabus”, osservando il grande parco, quattrocento ettari di riserva naturale, con prati, laghi, giganteschi cedri e abeti, grandi totem indiani. Tra una passeggiata in bus o il jogging, non mancano rinomati negozi e ristoranti, tra i più titolati di Vancouver, Robson Street, l’equivalente di Via Montenapoleone a Milano, è nei paraggi.

Lord Stanley Suites On The Park, ubicato sul downtown dello Stanley Park, al 1889 di Alberni Street, è un lussuoso complesso residenziale dove è possibile prenotare per una notte come per tre mesi consecutivi, una suite con due o tre camere, completa di tutto: dalla cucina, all’ufficio, con connessione Internet ad alta velocità, TV/DVD ai cristalli liquidi, telefono/voce-mail e soprattutto, con vista eccezionale sul parco, sulle Rochy Mountains e sulla baia, grazie alle facciate interamente di vetro.

Classificato come “World Class Whistler Resort” e recentemente rinnovato, consente un comodo transito al Lion’s Gate Bridge e alle aree North/West Vancouver e include un solarium, un terrazzo esterno, mentre l’occupazione prevede al massimo quattro persone.

Tra lo Stanley Park e Robson Street, si trovano superbi ristoranti: il West Restaurant & Bar, con il suo executive Chef, Warren Geraghty, propone una moderna e squisita interpretazione dei vecchi sapori della West Coast. Cin Cin Restaurant & Bar, sulla Robson Street, è eccellente per il gusto italiano (non dimenticate d’ordinare il dessert, lo chef pasticciere è Thierry Busset, che Gordon Ramsay ha definito come “il migliore al mondo”). Se, invece, amate la cucina francese, il Lumière, guidato dal newyorchese Daniel Boulud e l’executive Chef Dale MacKay, vi sorprenderà per il modo nuovo d’interpretare i caratteri e la sensibilità europea.

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Raccomandiamo infine, una cena a lume di candela nel ristorante più elegante della città, il Bacchus, che si trova all’interno del Wedgewood Hotel & Spa e si avvale di un giovane, energico executive Chef, Lee Parson. La sua cucina è una vera sorpresa, combinazione creativa tra ingredienti “indigeni” della West Coast e la nouvelle francese più moderna e innovativa.

A Gastown rivivono gli echi degli antichi insediamenti vittoriani. L’antico distretto è intitolato a John “Gassy Jack” Deighton, un navigatore inglese che scelse la terraferma per aprire una birreria, unico luogo “ricreativo” per i cercatori d’oro, nel 1862. La leggenda vuole che Deighton chiedesse loro di partecipare alla costruzione della taverna in cambio di una solenne bevuta. Nel giro di ventiquattr’ore il Globe Saloon era già in piedi e produttivo. Gastown, divenne allora il centro della città e una sorta di dock malfamato.

Rischiò d’essere demolito ma fu salvato dalla rivolta dei suoi abitanti, i quali ottennero la destinazione del quartiere ad area storica. Oggi, i palazzi vittoriani di Gastown sono diventati gallerie d’arte, ristoranti e boutique, qui si vendono le opere dei First Nations, i nativi indiani, le cui testimonianze si trovano nel bellissimo Museo Antropologico. Degni di nota sono Davie Street, trasgressiva e di tendenza, ricca di locali e ristoranti etnici e Granville Street, piena di teatri e locali notturni, dove si esibiscono artisti provenienti d’ogni parte del mondo.

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Al 1128 della West Georgia Street, si scorge il grattacielo più alto di Vancouver. Lo skyline che taglia l’orizzonte dalle Rochy Mountains alla baia, è quello dello Shangri-La, famoso albergo di una catena di lusso asiatica sparsa in molte capitali del mondo (tra cui Hong Kong) e recentemente impiantata a “Hong Kouver”. Un dépliant recita: “Shangri-La è la leggendaria ospitalità dell’Oriente arrivata in Nord America”. Come dargli torto? Un albergo di lusso che conta sessantuno piani e 119 camere e suite (le cui dimensioni possono arrivare anche a 130 metri quadrati), dal tocco orientale ma dal design rigorosamente italiano, con viste sbalorditive sulla città, corredato di attrezzatissime palestre (con maestri di Yoga e Pilates) e una meravigliosa Spa incentrata sui trattamenti “CHI”.

Clayoquot Sound, a nord di Vancouver Island, è tra le più grandi foreste vergini d’età preistorica al mondo. Un vero paradiso tratteggiato da fiordi e isolotti, dove il paesaggio sembra dilatarsi all’infinito, dove tutto è enorme e ci sono foglie della stessa lunghezza di un braccio umano. Luogo ricco di fauna selvaggia, alci, orsi bruni, lupi, mentre nell’area marina vivono orche e balene grigie, salmoni e uccelli acquatici migratori. Nella “cattedrale verde”, com’è chiamata dai canadesi, da metà febbraio a giugno le balene grigie migrano dal Messico all’Artico, per tornarvi in autunno: lo spettacolo del loro passaggio è senza uguali. Di recente, Clayoquot Sound è stato designato come Riserva Naturale dall’UNESCO.

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Per queste e altre ragioni il Pacific King Lodge, che sorge in quest’area del North Vancouver, è eletto a “luogo per il cuore e l’anima”. Premiato per due anni consecutivi (2008 e 2009), dai lettori del Condè Nast come “il miglior resort del Canada”, associa l’idea per una (avventurosa) vacanza di lusso al concetto emergente d’ecoturismo. Diciassette camere che guardano verso l’oceano o la foresta, arredate con elementi nature di grande garbo, usando materiale come legno, ardesia e pietra, a profusione grandi camini e suppellettili indiane.

Lord Stanley Suites On The Park, Shangri-La e Pacific King Lodge, tre modi per vivere la stagione di Vancouver e scoprire il fascino intrinseco di una grande città nordamericana, che ha saputo unire (e bene) i molteplici aspetti di uno straordinario carattere.



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