Non c'è niente da fare come un filo invisibile che sfugge a qualunque logica scientifica, la sfiga chiama sfiga.
Non parlo delle Vere sfortune ma delle piccole cose, di come a volte la vita ti metta in fila una sequela di piccoli "imprevisti" che sono veramente inquietanti
Nell'arco di sole 48 ore ho subito un attacco attentamente organizzato e ben pianificato da parte della malsorte, un piano talmente efficace che perfino il generale Rommel (il miglior stratega della Seconda Guerra Mondiale nda) avrebbe accolto con i lucciconi agli occhi.
In ordine sparso c'è stata la rivolta della tecnologia (mi hanno abbandonato ad intermittenza, il cellulare, il computer e la console), la controffensiva dei mezzi pubblici (perdo per un pelo la metro e di conseguenza perdo il treno per un minuto), la muraglia burocratica (Sto in ballo 4 ore per consegnare l'Iseu, il "simpatico" sportellante mi dice che non va bene, gli chiedo cosa c'è di sbagliato mi risponde "è sbagliato perchè è sbagliato") e la crisi sociale (litigo con mio padre, la ragazza e a vario titolo sul lavoro).chiudendo la due giorni scoprendo di essermi dimenticato un appuntamento importante.
Vi vorrei chiedere cosa si può fare in questi casi ma, penso di conoscere già la risposta (se si eslude il viaggio in Tibet per purificarmi il Karma) ovvero, aspettare che passi da sola, cercando di contenere i danni e arginare le perdite.
E mentre scrivo questo post mi calo l'elmetto in testa e preparo il kit di sopravvivenza, pronto al prossimo raid.
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