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Alla verifica dei fatti

Creato il 26 aprile 2012 da Giorgiofontana

Alla verifica dei fattiIl 28 aprile 2012 partirà ufficialmente il progetto  “Fact Checking“, una piattaforma di verifica dei fatti con la quale ognuno potrà segnalare e condividere inesattezze viste su web, carta stampata e tv.  Il progetto è prodotto dalla Fondazione Ahref, che da poco più di un anno è attiva nella ricerca sulla qualità dell’informazione che emerge dalla rete sociale abilitata da internet e dai media digitali.
L’occasione del lancio sarà la cornice del Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia Sarà presente a discuterne Luca di Biase, presidente di Ahref.

La verifica dei fatti, è una delle attività bailari del giornalismo profesionale, quella senza la quale l’informazione diventa propaganda o pura espressione di opinioni, e senza la quale ogni parola pubblicata rischia di essere preda del fidelismo e della manipolazione. Quando, come è focalizzato nel progetto voluto da Ahref, la stessa funzione diventa un’attività pubblica, con la collaborazione civica in rete, con la condivisione e l’influenza di blogger e operatori della società civile, l’informazione dal basso diventa un valore aggiunto e non, come spesso rilevano i detrattori, un disvalore.
Quindi non ci sono più alibi.  Fino ad ora tutti ci siamo ingegnati a segnalare le possibili criticità nell’informazione dal basso e dall’alto, ma nessuno finora avevaa proposto qualcosa di concreto come soluzione. Questa mi sembra un’idea semplice e concreta, con un focus molto preciso e un’utilizzo ottimale delle dinamiche proprie dei social media.

Fact Checking funziona in modo molto lineare e semplice, ci si registra, si segnala la notizia sospetta, la si diffonde nei social media, chiedendo collaborazione alla rete nel lavoro di verifica, cercando di arrivare allae fonti più precise se non  quelle dirette.
Spesso, come insegna Paolo Attivissimo, alcune notizie apparentemente vere, non lo sono per nulla e bastano poche regole per restarne distanti e indagare, anche con molto divertimento, in ogni caso acquisendo nuove informazioni e consapevolezza di come e perchè si creano le notizie false e le leggende metropolitane.
A volte si tratta di meme e fake che hanno come scopo la provocazione e la presa di coscienza di una problematica, la manipolazione e la sudditanza informativa, anche in qusto caso l’indagine attiva è un valore che si aggiunge a quello sorgente.


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