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"allacciate le cinture" di ferzan ozpetek

Creato il 08 aprile 2014 da Fabrizio64
“Allacciate le cinture” del pluripremiato regista turco naturalizzato italiano Ferzan Ozpetek, è una bell’opera, intensa, drammatica, con qualche lieve tocco di angustia quando vengono percorsi i lunghi e luminescenti  corridoi ospedalieri che conducono la protagonista verso la stanza, ove si pratica la chemioterapia.Cast di valore al femminile, con una Kasia Smutniak che, nonostante gli sforzi dei truccatori, rimane sempre splendida, accompagnata da  Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci, Carla Signoris, Paola Minaccioni, Giulia Michelini e Luisa Ranieri.Non male la presenza attoriale  maschile: un sempre bravo Filippo Scicchitano (già apprezzato in Scialla e Bianca come il latte rossa come il sangue), lavora coralmente insieme a Francesco Arca.Il film si inserisce, modernizzandolo, nel filone sorto nel 1970 con Love Story  di Artur Hiller,  che vede  “lei”  ammalarsi di tumore o di leucemia, differenziandosene, però, e di molto, nel tratto conclusivo della storia.La prima parte, più leggera, può ricordare, nell’iniziale disprezzo per ragioni ideologiche fra  la Smutniak e  Arca e, nella  successiva loro  magnetica  attrazione, Passione Sinistra di Marco Ponti, pellicola uscita nei cinema  lo scorso anno.Gli ambienti omosessuali e lesbici ripercorrono il vissuto del regista, vissuto che traspare visibilmente in quasi tutta la sua produzione cinematografica: Il bagno turco, Harem Suare, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Saturno contro Mine vaganti.
Fabrizio Giulimondi

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