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Allarme famiglie

Da Carlas73

Sta diventando sempre più complicata ed onerosa la gestione di una famiglia: tanto vale fare i single, o al massimo fare le coppie senza figli, ecchissenefrega se il tasso di natalità rimane tra i più bassi al mondo e la popolazione italiana va incontro all’estinzione, che tanto ci sono gli stranieri che ripopolano, anche se “loro” non li vogliono, ma in fin dei conti sono gli unici che riescono a resistere in mezzo alle trame stravolte e soffocanti della burocrazia e della legislazione sempre più contro la famiglia. Sì, il futuro può riservare una cosa simile, oppure peggio un completo appiattimento culturale e civico della nostra società, oltre ed al di sopra di quello che già si è verificato.
E vengo alle spiegazioni: iscrizione del nano alla scuola primaria come anticipatario, la scorsa settimana chiama l’applicata di segreteria che mi vuole consegnare una lettera della dirigente (non sono più direttori come una volta) in cui mi si avverte che è stato preso non al tempo pieno come chiesto, ma bensì al tempo “normale” (che cazzo vorrà dire normale, normale per chi? per la Meristar che ha eserciti di balie?) esprimendosi questo in 27 ore settimanali, cioè con la permanenza a scuola per il pranzo per un solo giorno a settimana. A parte la discutibilissima scelta del circolo scolastico di dare precedenza ai seienni anche per la formazione delle classi, indipendentemente dal punteggio attribuito secondo i loro stessi canoni; la faccenda diventa complicata per quella schiera maggioritaria di genitori ambedue lavoratori a tempo pieno. Cosa fare se non si hanno nonni validi ed in salute e soprattutto vicini, se non si hanno risorse finanziarie infinite per l’assunzione di tate professionali a tempo pieno? cosa si deve ridurre a fare una famiglia? A) sopprimere il figliuolo così tanto cercato e desiderato o anche capitato tra capo e collo, ma fa niente alla fine te lo sei tenuto e comunque nun ce pensà manco lontanamente, è vietata l’eutanasia e l’aborto mò figuriamoci l’omicidio per fine di sopravvivenza; B) sobbarcarsi di debiti a uffa per pagare baby sitter professionali che rifocillino per il pranzo il giovane virgulto per ben 5 anni e poi lo accompagni nelle eventuali ulteriori attività pomeridiane e lo sostengano nello studio quotidiano, tanto ormai a credito danno qualsiasi cosa, e poi le famiglie italiane non erano quelle con il tasso di risparmio più alto?; C) decidere contrariamente a qualsiasi coscienza, principio e desiderio di rinunciare alla scuola pubblica ed infognare il fuscello in via di sviluppo in una delle innumerevoli scuole private rigorosamente religiose dove potrà imparare tutti i canti di chiesa, le diverse versioni (o visioni) della nascita dell’universo e dello sviluppo dell’essere umano, la sacralità del suolo di Roma che per ovvi motivi non potrà mai essere soggetto a terremoto catastrofico (e certo non per motivi puramente scientifici) e via così pregando.
CONCLUSIONE: vorrei mandarli aff….. tutti!!!!!

Ma questo non è tutto: qualcuno dei pochi lettori, per caso, si è messo a fare il 730 per il rigoroso e fatidico pagamento delle tasse? qualcuno si è, putacaso, reso conto che una certa voce che consentiva la detrazione delle spese per la mensa scolastica è stata soppressa? che vordì, qualcuno penserà: ebbene, vuol dire che non solo tagliano davanti alla nostra faccia, spacciando taglio dei servizi di pubblica utilità con taglio dei costi, ma anche dietro le nostre spalle eliminando qualsiasi ulteriore opportunità e possibilità per le famiglie di pagare qualche spicciolo di meno di tasse a fronte di quanto costa l’assistenza e la crescita di un figlio. Perchè, tra l’altro, vorrei ricordare che a Roma da quest’anno le spese per la mensa scolastica sono aumentate (anche giustamente se vogliamo) in base all’ISEE familiare e quindi c’è stata la doppia batosta: aumento dei costi ed annullamento della detrazione fiscale in sede di presentazione 730.
CONCLUSIONE: eccezionale, vorrei emigrare!!!!!!


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