
E’
allarme mutui per le famiglie italiane. Una su quattro spende piu’ del 30% del proprio reddito per pagare la
rata concordata con la
banca.E sommando questa
spesa alle bollette e alle altre tariffe, risulta che quasi un nucleo su due, il 46,7%, ha
difficolta’ a mantenere la propria
abitazione.Lo rivela l’Osservatorio regionale sul Costo del Credito, composto da Caritas Italiana e Fondazione culturale Responsabilita’ etica. Netta la posizione del vicedirettore della Caritas, Francesco Marsico: a fronte di questi dati e delle recenti dichiarazioni del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, se le imprese sono state lasciate sole, le
famiglie ”non godono di migliore fortuna.Manca una politica” loro dedicata. Secondo l’Osservatorio, nel 2011 le
famiglie in crisi a causa del
mutuo sono il 24,7%. ”Siamo tornati ai livelli di pre-
crisi - ha commentato il presidente del ”Centro Culturale Francesco Luigi Ferrari”, Gianpietro Cavazza – ma la
crisi non e’ finita, i
tassi di interesse stanno aumentando e i redditi no”.La maggior parte delle
famiglie che spendono oltre il 30% del proprio reddito per il
mutuo sono composte da una sola persona (43,4%) o da un solo
genitore con uno o piu’ figli (40,7%); nel 31,8% dei casi hanno un basso titolo di studio (licenza elementare) e nel 48,9% sono in cerca di occupazione.Sono piu’ diffuse al Nord, ”dove c’e’ una maggiore tendenza al rischio” e vivono in
Liguria (31,5%),
Lombardia (28,4%),
Veneto (28%) ed
Emilia Romagna (27,3%). Alta la percentuale delle
famiglie a rischio in
Abruzzo e
Molise (29,2%), sulle quali gravano ”le conseguenze del terremoto”.Per quanto riguarda le famiglie in
affitto, se nel 2011 queste decidessero di acquistare una casa e accendere un
mutuo, il 49,3% si troverebbe in difficolta’ a pagarne le
rate; il 68,5% non potrebbe garantire sempre la copertura totale delle spese per l’abitazione (
mutuo e bollette).Cosa si aspetta per decisioni politiche e sopratutto pratiche in favore delle
famiglie‘? (Ansa)