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Allarme sicurezza in Autogrill: di notte una sola dipendente

Creato il 10 dicembre 2012 da Cassintegrati @cassintegrati

Sull’Isola dei cassintegrati abbiamo già parlato di Autogrill in passato a proposito dei licenziamenti annunciati nelle sedi di Roma, Bologna e Milano e a quell’articolo rispose Alessandro Benetton (a.d. dell’impresa) in persona con promesse vaghe e insoddisfacenti. Pochi giorni fa Autogrill ha disposto su scala nazionale la riduzione del personale notturno da due a un’unità. In seguito a questa decisione è scattato l’allarme sicurezza tra i dipendenti, soprattutto in quelle sedi in cui i lavoratori sono in maggioranza donne.

Autogrill di notte

Caro lettore, se tu fossi il solo responsabile notturno di uno stabilimento Autogrill, in autostrada, da mezzanotte alle sei del mattino, ti sentiresti sicuro? E come risponderanno le tante dipendenti donne Autogrill a questa drastica misura aziendale? La decisione di ridurre il numero di dipendenti notturni da due a uno sta alimentando forti preoccupazioni nelle sedi in cui i lavoratori sono in maggioranza donne.

A dare il primo allarme sicurezza sono stati i dipendenti di Tremestieri (Messina), che hanno dichiarato lo stato d’agitazione: “qui da noi la maggior parte del personale addetto al servizio è di sesso femminile e di conseguenza si pone oggettivamente un problema per la sicurezza delle lavoratrici”. Inoltre le grandi dimensioni della struttura, le scarse misure di sicurezza e il fatto che trovandosi all’interno di un circuito cittadino ha solitamente un’utenza maggiore rispetto alle altre zone di sosta, rappresentano un motivo di allarme implicito, come spiega il segretario della Filcams Cgil di Messina, Andrea Miano: “La verità è che per le peculiarità del locale è inaccettabile che nel turno notturno ci sia una persona sola. Tanto più se donna”.

Il motivo ufficiale della riduzione del personale notturno è economico, ma il sindacato ritiene che non ci siano i presupposti per garantire la sicurezza dei dipendenti e chiede all’azienda di ritirare il provvedimento. La Filcams di Messina ha proclamato lo stato di agitazione del personale e minaccia di adottare forme di protesta “più incisive”.

di Marco Nurra | @marconurra


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