La nostra rassegna degli editori protagonisti di Lucca Comics & Games 2014 prosegue con l’Editoriale Cosmo.
Cosa significa, per un editore, partecipare e prepararsi per Lucca Comics?
Al di là delle ovvie dichiarazioni (non puoi non esserci), per noi è davvero un appuntamento cruciale. Pensa che non solo è la prima volta che partecipiamo a Lucca Comics, ma è anche la prima volta in assoluto che partecipiamo a una fiera vera e propria con uno stand, delle novità, autori, conferenze, eccetera! In questo senso, le difficoltà sono doppie, è tutto nuovo e le aspettative davvero incerte. Tuttavia, i Comics sono un’occasione importantissima per incontrare il pubblico e farci conoscere di persona. Misurarci con l’organizzazione di un evento così complesso dal punto di vista economico e dal punto di vista logistico/organizzativo è una bella sfida per COSMO. Anche se
Diteci uno dei motivi per cui si è felici di partecipare al Lucca Comics & Games e quale invece l’aspetto del quale si farebbe volentieri a meno?
Quali sono le novità che voi della Cosmo porterete a Lucca Comics? Ce ne parlate un po’ nel dettaglio?
Siamo ormai quasi a fine anno: anche se l’appuntamento di Lucca Comics e il Natale devono ancora arrivare, che bilancio potete trarre da questo 2014 come casa editrice?
Combattiamo. E’ durissima.
Con che occhi e quali prospettive guardate al 2015?
Con gli occhi della tigre. Andiamo sul ring da totali sfavoriti, ma prima di cadere faremo sputare del sangue a tutti. Siamo consapevoli della difficoltà del mercato. È davvero un periodo notevole, ma ci siamo allenati bene. Con grande umiltà e tanta grinta.
Domanda fair-play: se doveste consigliare un fumetto di un’altra casa editrice, quale sarebbe?
È la domanda più difficile. Panini Comics affronta Lucca con una serie di annunci da paura, Star Comics ci ha davvero impressionati per la serie di nuove idee e proposte. Poi c’è Bao che mantiene una qualità impressionante nel suo progetto culturale, Mondadori Comics davvero aggressiva e con idee importanti. Inutile citare SBE che gioca un campionato in un universo diverso dal nostro. Ma come vedi facendo una lista ci si dimentica di un sacco di cose e si rischia sempre di fare torto a qualcuno. Se proprio dobbiamo suggerire qualcosa, noi sosterremo lo speciale “all star” di A panda piace di Giacomo Bevilacqua. Giacomo – come Roberto Recchioni, Leo Ortolani, Cammo e altri ancora – è uno di quelli che ha capito che più gli autori si parlano, discutono, si coalizzano, si promuovono, più possono nascere opportunità editoriali. Questo “movimento”, questo superamento dell’isolamento dell’autore o della divisione in fazioni, è la cosa che ci aiuterà tutti a sprovincializzarci.
E poi segnaliamo The 6th Gun di Renoir. È un titolo che avremmo voluto fare noi, ma l’agente ha scelto altrimenti. Siamo molto invidiosi, quindi lo suggeriamo perché vale per davvero.