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Alle porte di Lucca C&G 2014: 6 domande alla NPE

Creato il 21 ottobre 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Mancano ormai pochi giorni all’edizione 2014 di , e per prepararci all’evento abbiamo pensato di chiedere agli editori che parteciperanno alla Mostra di darci qualche anticipazione e parlarci della “loro” Lucca. Ad aprire le danze Nicola Pesce per NPE.

Cosa significa, per un editore, partecipare e prepararsi per Lucca Comics?
Lucca Comics è il più grande evento fieristico dell’anno. Numerosi editori, e la NPE negli anni passati, hanno modificato tutta la loro produzione editoriale in modo da accavallare l’uscita dei principali libri in occasione di questa fiera. Io ho fatto la scelta opposta, a partire da quest’anno, di trattare novembre come tutti gli altri mesi, perché trovo molto antieconomico il carico di lavoro che si sviluppa a settembre per portare venti titoli in fiera, nonché lesivo della distribuzione e degli interessi dei librai sottrarre a loro le vendite di volumi che magari hanno già ordinato al negozio.
In passato perciò sudavamo freddo, quest’anno ce la prendiamo comoda e siamo certi che ci godremo la fiera ed il suo magnifico habitat mille volte di più!

Diteci uno dei motivi per cui ogni anno si è felici di partecipare al e quale invece l’aspetto del quale si farebbe volentieri a meno?
Lucca è una festa. Io personalmente non mi reco volentieri in fiera, dal momento che quasi tutte le fiere “di fumetto” sono diventate fiere di gadgets, pupazzi e cioccolata. Invece a Lucca piazza Napoleone raccoglie il meglio del meglio degli editori (infatti ancora non mi è chiaro perché ancora non scaccino la NPE da lì!) ed è un ambiente frizzante, dal punto di vista culturale, dove nascono idee, scambi.
Sono felicissimo di andarvi perché Lucca è una bellissima città, si mangia bene e si ha occasione di incontrare e confrontarsi con tutti gli amici ed i colleghi.
Farei volentieri a meno della spocchia di un buon numero di persone, ma pazienza!, in passato quando avevo vent’anni sono stato tanto tanto presuntuoso anche io.

Quali sono le novità che voi della NPE porterete a Lucca Comics?
Ce ne parlate un po’ nel dettaglio?

Quest’anno a Lucca porteremo molti meno libri del solito, riservando grandi sorprese esclusivamente ai librai ed ai negozi di fumetti a partire da novembre.

FM
FM
Pochi ma buoni, si dice spesso. E dunque:

– porteremo due saggi del nostro caro Valentino Sergi, a lungo nostro redattore ed ufficio stampa, e cioè “Frank Miller – Il cavaliere oscuro di Hollywood” e “I demoni di Mike Mignola”. Sono due saggi molto dettagliati, che già stanno avendo un buon successo di

MM
MM
ordini in libreria di varia, con due copertine straordinarie e un contenuto scritto in modo preciso ma anche scorrevole, come ogni buon saggio;

– porteremo il primo romanzo della nostra collana narrativa, ossia

L'Estate che uccisi mio nonno
L'Estate che uccisi mio nonno
“L’estate che uccisi mio nonno”, di una vecchia conoscenza del settore fumetto, ossia Luana Vergari;

– porteremo “Detective Smullo – Mi sa che ho ucciso l’Uomo Ragno”, di Fabrizio “Pluc” Di Nicola e Davide La Rosa, un fumetto comico  che mi ha fatto morire dalle risate e nel quale ci sono anche io come personaggio, contro la mia volontà;

Detective-Smullo-cover-DEFINITIVA
Detective-Smullo-cover-DEFINITIVA

– in ultimo, ma… per primo, porteremo la terza edizione di “Heavy Bone – La Storia del Metal a Fumetti”, di Enzo Rizzi, un best-seller che ci stupisce ogni anno per le vendite e l’affetto dei fan. Abbiamo indetto un super-sondaggio che ha coinvolto XL, Rolling Stone, metalitalia.it

SDR
SDR
e tutti i maggiori siti italiani metal per chiedere al pubblico quale gruppo non potesse mancare in questa nuova edizione aggiornata.

Siamo ormai quasi a fine anno: anche se l’appuntamento di Lucca Comics e il Natale devono ancora arrivare, che bilancio potete trarre da questo 2014 come casa editrice?
Abbiamo calcolato che nel 2014 la NPE ha venduto un libro ogni 15 minuti, tenendo conto dell’orario di aperture delle care vecchie librerie fisiche (e negozi di fumetti). Sono ormai 3 anni che la casa editrice vende ogni anno il 20% di libri in più dell’anno precedente, e sono 3 anni che al contrario i costi si dimezzano ogni anno.
Il 2014 è stato il primo anno dove abbiamo avuto un utile. Sembra impossibile, nel settore culturale, tanto più nel fumetto, eppure è successo.
Purtroppo abbiamo commesso una infinità di errori in passato (si chiama “imparare”) e stiamo pagando un amarissimo scotto.
L’obiettivo del 2015 sarà aver pagato ogni singolo debito accumulato, tanto con le tipografie, quanto con gli autori, quanto con qualsiasi fornitore.
Guardando la scalinata che abbiamo salito sinora e quella che resta ancora da salire, mi prende un sentimento di grande soddisfazione. Sento proprio che è iniziato un percorso che non si arresterà, e che tra 10 anni sentirete ancora parlare di NPE.

Con che occhi e quali prospettive guardate al 2015?
Nel 2015 aumenteremo, poco, la produzione. Pur producendo lo stesso numero di fumetti, mentre nel 2014 la narrativa ha ricoperto il 10-15% dei nostri investimenti, nel 2015 questa percentuale salirà al 20-25%, annoverando tra i nostri autori personaggi via via più noti. E la saggistica spazierà anche in settori non fumettistici, come il cinema e la musica.
L’obiettivo, dicevo, è “tornare vergini”, pagare ogni minimo arretrato, poter andare a testa alta in fiera e sapendo che da questo momento si costruisce su solide basi imprenditoriali. Una passione che diventa lavoro, che diventa vita.

Domanda fair-play: se doveste consigliare un fumetto di un’altra casa editrice, quale sarebbe?
Ad essere onesto io non leggo molti fumetti. La mia attenzione si rivolge soprattutto alla saggistica ed alla narrativa classica. I fumetti che più ho amato sono “Macanudo” della Double Shot, tutti e quattro i volumi, che temo di aver comprato e regalato ben più di una volta; mi mettono una serenità le piccole avventure di Madariaga che non riesco a definire. Adoravo tutti i fumetti di Thomas Ott della Black Velvet, e tutti quelli di Koren Shadmi, sempre della Double Shot. Sono convinto che Alessio D’Uva farà belle cose anche con la sua nuova iniziativa editoriale.


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