Effetto Dunning-Kruger?
Vi è mai capitato di provare un forte senso di imbarazzo per le esibizioni di certi personaggi su programmi televisivi tipo “Italia‘s got talent” o “La Corrida”, o magari in reality tipo il “Grande Fratello”? È mai possibile che non si rendano conto di quanto sembrino stupidi e ridicoli?
A volte si tratta di numeri progettati ad “arte” (virgolettato d’obbligo) per destare questo tipo di raccapriccio negli spettatori che proprio per queste sensazioni continuano a seguire lo spettacolo. Altre volte davvero il concorrente di turno non si rende conto di quanto è ridicolo quel che fa, ed è anzi convinto di aver fatto un’ottima esibizione. Molto probabilmente questa persona è vittima di un bias (pregiudizio) cognitivo che prende il nome di “effetto Dunning-Kruger”…
David Dunning e Justin Kruger, due ricercatori dell’Università di Cornell, hanno portato a termine uno studio [1] che dimostra una cosa in fondo nota a tutti: le persone particolarmente incompetenti fanno scelte errate ma a causa della propria incompetenza non si rendono conto di aver sbagliato e non sanno riconoscere le scelte giuste fatte dalle persone competenti (d’altra parte può succedere che persone particolarmente competenti tendano a sottostimare i propri risultati, attribuendo agli altri maggiori competenze di quanto effettivamente abbiano).
Il processo di apprendimento [2] normalmente avviene in quattro fasi:
- incompetenza inconsapevole: non so fare una cosa e non mi pongo il problema di impararla perché ne ignoro l’esistenza o l’utilità. Esempio: sono un abitante di un villaggio sperduto dell’Amazzonia, non so guidare l’auto e non mi interessa imparare perché non so nemmeno cosa sia un’automobile;
- incompetenza consapevole: non so fare una cosa ma mi rendo conto che potrebbe servirmi imparare. Esempio: so che esistono le automobili, non ho idea di come si guidino ma capisco che imparare potrebbe servirmi;
- competenza consapevole: so fare una cosa ma per farla devo agire in modo consapevole. Sono un principiante e guido con attenzione e concentrazione, tanto da non riuscire a far altro quando sono al volante;
- competenza inconsapevole: so fare una cosa a livello di automatismo. Guido l’auto e nel frattempo seguo la partita alla radio, penso a quant’è gnocca la ragazzotta in bici che ho appena superato, parlo in vivavoce con la fidanzata e mi scaccolo con voluttà.
Chi subisce l’effetto Dunning-Kruger pensa di essere al livello 4 ma in realtà è al livello 1 (oppure è al livello 4 e pensa che quelli che si comportano come se fossero al livello 1 debbano avere un buon motivo per farlo).
Facciamo un esempio pratico…
Noto che in occasione di un terremoto disastroso un corpo celeste era in una particolare posizione rispetto alla Terra e il Sole.
«Nel mondo d’oggi gli stupidi hanno solo certezze mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi» (Bertrand Russel)
«Il vero sapiente è colui che sa di non sapere» (Socrate)
Se so poco o anche pochissimo di astronomia, fisica, geologia e statistica ma sono magari di indole tendenzialmente curiosa e razionale, posso lecitamente chiedermi se l’allineamento sia la causa del terremoto. Per togliermi il dubbio chiedo a chi sa e mi rendo conto che la questione è più complicata di quanto pensassi e che per comprenderla un po’ devo darmi da fare; ma che – allo stesso tempo – una risposta ai miei dubbi c’è.
Se invece non so assolutamente nulla di astronomia, fisica, geologia e statistica ma sono magari incline al pensiero magico o ad immaginare spiegazioni al di fuori della razionalità allora … cerco di darmi da solo una risposta riconducibile al mio modo di pensare: l’allineamento potrebbe essere la causa e il terremoto l’effetto. Mi compiaccio di esserci arrivato da solo. Scopro che anche altri hanno pensato la stessa cosa e questo consolida la mia convinzione. Magari mi confronto con loro; qualcuno si accorge che più o meno in corrispondenza di altri allineamenti ci sono stati altri terremoti e la convinzione diventa certezza.
«L’ignoranza genera fiducia piu spesso della conoscenza» (Charles Darwin)
Così diffondo la mia idea sul web, sui forum, su facebook, su youtube e vedo che riscuote grande successo perché la mia è una risposta semplice e alla portata di chiunque non abbia dimestichezza con astronomia, fisica, geologia e statistica (e sono tanti). La falsa convinzione che “se tanti ne parlano allora ci dev’essere qualcosa di vero” alimenta la credibilità di quello che ho scritto: più se ne parla, più diventa credibile, per il semplice fatto di parlarne; e anche se a parlarne saranno, per la maggior parte, persone con scarsa cognizione di causa, questo riscontro mi lusinga e radicalizza ancor di più il mio pensiero (perché ci ho messo la faccia).
«L’anti-intellettualismo è stato un costante tarlo che si è insinuato nella nostra vita politica e culturale, nutrito dall’idea sbagliata che in democrazia la nostra ignoranza valga quanto l’altrui conoscenza» (Isaac Asimov)
Cosa rispondo a chi mi dice che racconto sciocchezze perché la scienza mi da torto? Ma è chiaro: la scienza non sa tutto, chi si affida alla sola scienza accademica ha la mente chiusa ed è incapace di apprezzare le nuove idee; e poi c’è il primo teorema del fuffaro: se io non posso provare quel che dico, loro di certo non possono provare che sbaglio; a questo segue primo teorema del complottista applicato alla NASA: quando non se ne occupa è perché ha paura che la gente sappia mentre quando se ne occupa è per insabbiare. E poi, che cavolo, non si dice forse “tanti nemici, tanto onore”?
Forte di tutto questo, azzardo una previsione: al prossimo allineamento ci sarà un terremoto devastante. Passano i giorni, vedo che i terremoti si susseguono (ma siccome non so niente di geologia e ho trovato la mia verità non penso che sia una cosa normale) e magari ci intravedo un disegno finché arriva il giorno fatidico … e non succede assolutamente niente di quello che avevo previsto… esattamente come aveva previsto chi diceva che sbagliavo (dettagliando tutti i miei errori).
Ma io non so niente di astronomia, fisica, geologia e statistica e quelle spiegazioni che prima non accettavo perché non le conoscevo o non le capivo, ora le rifiuto perché – a questo punto – sarebbe il mio ego a uscirne bastonato e non posso che portare avanti una difesa irrazionale e ad oltranza delle mie idee: in fondo eravamo tanti a pensarlo, deve esserci qualcosa di vero, c’è ancora da studiare perché la via è giusta: potevamo avere tutti torto? Siamo forse tutti stupidi? Magari non abbiamo considerato qualche dettaglio, perché la scienza ufficiale ha paura di chiarire? E poi ci sono le profezie dei Maya, quella degli Hopi, di Nostradamus, dei Celestini, di Malachia, di Medjugorje, dei Templari, dei Teschi di Cristallo, ecc. ecc. ecc.
La fine è vicina, abbiamo solo sbagliato la data…





