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Allegorie comercial-sessiste o tabù infranti?

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Mi hanno segnalato quest’immagine. E’ una campagna pubblicitaria di Vascabella .

La ditta ha impiegato la solita tecnica per pubblicizzare le sue vasche: l’uso del corpo femminile.

Per quanto possa essere sempre lo stesso privo di fantasia e un pò offensivo questo continuo uso del corpo femminile a fini economici, il messaggio è diverso da quello che comunicano molte altre pubblicità che mi vengono segnalate. Scopriamo perchè.

-La modella si masturba. La sessualità rappresentata abbatte un tabu’ molto presente nel linguaggio pubblicitario italiano: quello della donna che deve soddisfare il piacere maschile.

Qui viene rappresentata una donna che si soddisfa da sola. Un piacere interpretato con occhi femminili (chi di voi non si è mai masturbata dentro una vasca?).

Nel contesto italiano una rappresentazione del genere potrebbe essere sovversiva, in quanto fa tanto scalpore da far gridare alla censura nonostante le miliardi di immagini semi-pornografiche prodotto dalla pubblicità e la televisione.

Nessuna violenza. Nessuna donna sottomessa, nessuna donna offerta come desiderio di fantasie maschili mirate al soddisfacimento non-consensuale o non-reciproco. Nulla di tutto ciò.

Resta però un dilemma. A chi è rivolta la campagna pubblicitaria? Cosa vuole comunicare?

-Vorrebbe comunicare agli uomini che anche le donne si toccano?

-Vorrebbe comunicare agli uomini che questa donna li sta desiderando?(per  lo meno abbiamo almeno un caso in cui è la donna a desiderare e non il contrario)

-Vorrebbe comunicare agli uomini che alle donne eccitano moltissimo le vasche?

-Vorrebbe comunicare agli uomini che le donne amano il sesso ed essere soddisfatte?

-Vorrebbe comunicare che riescono a provare piacere anche senza di loro?

-Vorrebbe comunicare che questa donna è sessualmente disponibile?

- Vorrebbe comunicare che anche se è vero si soddisfi da sola è difficile immaginare una donna fuori dall’atto sessuale (riduzione della donna ad una rappresentazione pornografica)?

-Chi è l’interlocutore? La donna è esclusa dai potenziali acquirenti o è inclusa?

Mi sono fatta queste domande perchè ho parecchi dubbi sul messaggio della campagna. Mi piace il tema dell’autoerotismo femminile, ma non posso dire che ci vedo altrettanto chiaro sul messaggio.

All’ultima domanda sopratutto non so dare risposta. Non so chi è il destinatario. La donna in quanto soddisfatta o l’uomo acquirente attratto dalla solita bellona nuda.

Non saprei se la pubblicità abbia voluto interpretare la soddisfazione femminile nei confronti del prodotto utilizzando l’allegoria dell’orgasmo. In questo caso siamo di fronte ancora alla sessualizzazione della donna. Voi come la interpretereste? 



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