Paragoni calcistici a parte, non è la sede adatta, c’è un solo grande interrogativo che mi perseguita. Ma perchè a 35 anni un probabile futuro hall of famer decide di andare a giocare in Turchia? La mia è la domanda di un tifoso genuino di Allen Iverson, che lo segue fin dal suo primo anno nella Lega, col crossover a Jordan, il duello con Bryant al Rookie Game di Cleveland e il titolo di matricola dell’anno.
Quello che mi chiedo è perchè un giocatore di quel carisma e con quella popolarità non preferisca ritirarsi, forse avrebbe già dovuto farlo, senza rovinare ancor di più un’immagine che dal primo addio a Philadelphia è andata tremendamente a sud? Dopo i fasti di Philadelphia, perchè tale è la questione anche se non ha vinto l’anello (per me è come se lo avesse fatto dopo tutto l’ambaradam messo in piedi nel 2001) con slogan come “salvate il soldato Allen“, o “Me against the world“, Iverson non è più stato quell’Iverson. A Denver ha fallito pur mantenendo discrete cifre, dimostrando in ogni caso di non riuscire a convivere con un’altra stella come Carmelo Anthony. A Detroit è stata una toccata e fuga, a Memphis una pagliacciata e il ritorno a Phila è stato il classico “volume 2” che come da pronostico non regge il confronto con l’originale. Parlando chiaro, le ultime stagioni sono state una progressiva discesa agli inferi e la Turchia, non me ne vogliano gli abitanti del paese della Mezzaluna e ancor di più i tifosi del Besiktas, sembra il punto più basso dell’Inferno.
Invece, eccolo in Turchia: l’8 novembre è in programma lo sbarco. La paura più grande (cestistica si intende…) è che un giocatore di questo spessore venga soltanto criticato, deriso e fallisca miseramente. Perchè il rischio è questo, ed è più che probabile. Mi dispiacerebbe anche per i tanti appassionati che non vedono l’ora di vederlo all’opera in un’arena vicina a casa, mai stata più vicina, e che questo desiderio saltasse perchè “The Answer” si svegliasse una mattina e capisse che la Turchia è molto più diversa dagli States di quello pensava. Tanti auguri Allen I. Il mio quesito comunque resta: “Ma perchè?“.