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ALLESTIMENTO | Sam Durant. La stessa storia. MACRO

Creato il 05 settembre 2013 da Roberto Arleo @robertoarleo
La Sala Bianca al primo piano del MACRO, divisa in cinque ambienti continui, ospita “La stessa storia”, prima esposizione personale presso un’istituzione pubblica italiana, di Sam Durant curata da Bartolomeo Pietromarchi. Dentro spazi completamente bianchi è il nero, colore simbolo del movimento anarchico, che risalta ed esalta il senso stesso della mostra. Il nero di alcune opere o di bandiere utilizzate come sfondo per altre opere rigorosamente bianche.
Un solo elemento rosso conclude la mostra: una poltrona per “The Catastrophe of Liberation”: opera nata dalla riflessione sulla pena di morte e sulle sue implicazioni politiche e sociali. L’artista vede la pena di morte apertamente inefficace e di carattere disumano.

ALLESTIMENTO | Sam Durant. La stessa storia. MACRO

Sam Durant. Upside down pastoral scene. (2001)

Sam Durant, artista multimediale americano attivo a Los Angeles e tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale, concentra la sua ricerca, da sempre, su tematiche sociali, politiche e culturali proprie della storia americana – dal movimento per i diritti civili alla musica rock del sud –, ma è anche legata alle tragedie politiche e sociali che attraversano la società contemporanea. Di recente si è inoltre interessato alla storia italiana, in particolare alle vicende del movimento anarchico attivo in Italia alla fine del XIX secolo.

ALLESTIMENTO | Sam Durant. La stessa storia. MACRO

Sam Durant. The Catastrophe of Liberation. (2013) © 2013 Fiorella Bonifacio. Tutti i diritti riservati.

Sono presenti opere precedentemente esposte, progetti più recenti e nuovi lavori. Le opere per questa mostra - alcune realizzate appositamente per il MACRO come "Action Smashes, though only for a moment…" e The Catasthophe of Liberation” - sono dedicate totalmente alla storia del nostro paese, in modo particolare a quella del movimento anarchico e ai principali avvenimenti sovversivi, di ribellione e di dissenso che l’hanno scandito.

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Sam Durant. Action Smashes, though only for a moment… (2013). © 2013 Fiorella Bonifacio. Tutti i diritti riservati.

In fondo, sull’ultima parete minore del primo ambiente, “Look Bach, Wall (St.) Text” riporta parte del testo di un volantino diffuso da anarchici italiani suguaci di Luigi Galleani, emigrati negli Stati Uniti, come lui. L’opera presenta riferimenti divergenti e a volte contrastanti: il messaggio anarchico anti-istituzionale di violenza e distruzione è realizzato utilizzando lo stesso carattere tipografico del logo della Goldman Sachs, banca americana d’investimento multinazionale. E’ inoltre prodotta utilizzando la tecnica dello stencil che evoca il graffitismo e la street art.

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Sam Durant. Look Bach, Wall (St.) Text (2009). © 2013 Fiorella Bonifacio. Tutti i diritti riservati.

Sulla parete maggiore della seconda stanza, sei bandiere nere, simbolo del movimento anarchico prima di quello fascista, mettono in risalto altrettanti busti bianchi, che generalmente, presentano i caratteri tipici del “non finito”, come scelta dell’artista di non sforare i costi e i tempi massimi previsti per la produzione del progetto. Sono i principali protagonisti del movimento anarchico italiano, attivo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo: Errico Malatesta, Francesco Saverio Merlino, Renzo Novatore, Marie Louise Berneri, Gino Lucetti, Carlo Cafiero. Insieme ad alcuni contenitori incisi con celebri citazioni anarchiche, che richiamano quelli utilizzati dai membri del movimento per il trasporto di dinamite, fanno parte di “Propaganda of the Deed”.

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Sam Durant. Propaganda of the Deed. (2011).

Tutti i pezzi dell’opera, scolpiti con marmo bianco di Carrara da artigiani locali, prendono in esame la storia sociale, politica ed economica di Carrara, in cui si intrecciarono emblematicamente gli sviluppi del movimento anarchico, diventandone uno dei centri italiani principali e il soverchiamento dell’assetto economico locale da parte di potenti interessi commerciali e la conseguente depauperazione ambientale. L’opera affronta anche criticamente la questione dell’autorialità, del lavoro e della manodopera nella produzione artistica contemporanea e formalmente, nei busti non finiti, anche l’incompiutezza dei fini delle attività e delle azioni del movimento.
Da non perdere!
MACROVia Nizza, 138 - Roma
Dal 23 aprile – 08 settembre 2013Da martedì a domenica dalle 11.00 alle 19.00
www.museomacro.org
Fiorella Bonifacio    

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