La Fondazione Cineteca Italiana ricorda Orson Welles, a cento anni dalla nascita, avvenuta il 6 maggio del 1915 a Kenosha nel Wisconsin e a trenta dalla morte (Hollywood, 10 ottobre 1985). Dal 7 al 23 gennaio prossimi presso lo Spazio Oberdan di Milano saranno proiettati 13 film con i quali la Cineteca intende offrire una panoramica sul grande regista, attore, sceneggiatore e produttore americano.
Il regista Orson Welles, in “Citizen Kane”(huffingtonpost.com)
Orson Welles, considerato uno dei massimi registi di ogni tempo. Con la sua scrittura filmica barocca e visionaria, Welles ha dato un contributo unico all’evoluzione del linguaggio cinematografico: a partire dal suo primo lungometraggio, “Quarto potere”, film spartiacque dopo il quale la storia del cinema non fu più la stessa, Welles, nonostante le limitazioni produttive impostegli dal sistema hollywoodiano, realizzò una serie di capolavori senza tempo (da “L’orgoglio degli Amberson”, “La signora di Shanghai”, “Otello” a “Rapporto confidenziale”, “Il processo”, “L’infernale Quinlan”), opere che ancora oggi non hanno perso nulla della loro eccezionale modernità, potenza e incisività espressiva.
La rassegna cinematografica organizzata dalla Fondazione Cineteca Italiana allo Spazio Oberdan di Milano. Oltre a questi, nel cartellone della rassegna organizzata dalla Cineteca Italiana anche il drammatico “Lo straniero”, realizzato nel 1946, “Macbeth”, pellicola low budget girata in sole tre settimane, e infine “Falstaff”, con Jeanne Moreau, un film sorprendente a livello visivo scritto, diretto e interpretato dal grande regista. In rassegna, anche “Il terzo uomo”, capolavoro di Carol Reed ambientato in una Vienna devastata dalla guerra e divisa in quattro zone di occupazione. Saranno proiettati, infine, altri due rari film dei quali Welles non firmò la regia, ma che lo vedono nei panni dell’attore protagonista: “Cagliostro” e “Jane Eyre”. Prima delle prime proiezioni di “Rapporto confidenziale” e de “L’infernale Quinlan” ci sarà l’intervento di relatori del Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti”. (ADNKRONOS)