Il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni replica all’istante al movimento 5 stelle: “Il vitalizio non c’è più, bisogna capirlo. E’ stato emesso un decreto che l’ha abolito. Quanto alle dimissioni, devono essere contestuali: se si dimette solo la minoranza, i consiglieri vengono surrogati e il presidente non cade. E’ la stessa regola che vale per il sindaco e il presidente della Provincia. Non può essere la minoranza, dimettendosi, a farlo cadere. E il vitalizio non esiste, quindi inutile parlare di 21 o 22. Oggi paradossalmente Formigoni ci chiede di collaborare quando deve solo dare la dimissioni. Il 25 si riunirà il consiglio regionale, voteremo la legge elettorale senza listino bloccato e poi si deve sciogliere la legislatura”.
Il gruppo del Pd aveva da pochi giorni diffuso un comunicato (pubblicato qui, in questo blog) che sommava le condizioni del decreto, che pone le condizioni per acquisire il vitalizio (che Alloni non percepirà), allo Statuto del Pd, il quale non prevede più di due mandati. Dunque impossibile maturare il vitalizio. Di qui la contraddizione fra le due versioni, del M5S e del Pd.
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