Allora, nel caso, lo meriteremmo

In attesa di Robinho si parla ancora di Ibrahimovic. Non solo in chiave calcistica, ma anche (e soprattutto) in chiave politica. Alcuni tifosi del Milan erano arrivati a chiedere persino un allontanamento del presidente Berlusconi, reo di non dedicarsi abbastanza negli ultimi tempi alla squadra rossonera. Ecco i grandi colpi di mercato che hanno fatto rinnamorare i supporters del loro presidente: Ibrahimovic nei giorni scorsi e, come sembra, Robinho in queste ore. C’è chi paventa uno scenario surreale, ma plausibile. Siamo in campagna elettorale e il Cav. deve recuperare consensi non esclusivamente tra i cattolici e i moderati, ma anche tra i milanisti. Chissà, magari è vero. Uno sforzo che vale la pena compiere. Ma ho sempre pensato che tali ipotesi (vigenti da quando Berlusconi è sceso in politica) siano un implicito insulto all’intelligenza dell’italiano medio. Che non sembra troppo scandalizzarsi, preso com’è dall’inizio del campionato di calcio, per le parole di Gheddafi – giunto ieri a Roma (la sua Disneyland) con tanto di amazzoni, cavalli e mega tenda – su un’Europa islamica e per la scarsa concezione che ha nei confronti delle donne. In questi casi tendo a diffidare. Ma se il dietrologismo da campagna acquisti risultasse fondato, allora Berlusconi si confermerebbe un tipico prodotto locale. Un personaggio che l’Italia merita.