Alluvione : altri consigli dagli psicologi a supporto dei bambini.

Da Farmacia Serra Genova

Grazie a tutti quelli che ieri hanno diffuso questo post con i primi consigli sull' analisi e la gestione dei giorni successivi all'alluvione degli scorsi giorni .
Un grande plauso va alla dottoressa Gloria Bevilacqua che ha mobilitato esperti nazionali per farci avere dei pareri professionali di grande valore .
Infatti per l' interessamento di Roberta Cacioppo Consigliere dell'Ordine degli psicologi della Lombardia siamo riusciti ad avere dalla Dott.ssa Isabel Fernadez (specialista in disturbi post traumatici da stress e in EMDR una tecnica molto efficace nella gestione degli shock ) dei consigli utili per aiutare i nostri piccoli.
Ecco qiundi le linee guida proposte per la Liguria dalla dottoressa Fernandez.
Tutti gli adulti dovrebbero:
1.Dimostrare un atteggiamento di calma e controllo. I bambini risentono degli stati emotivi degli adulti che sono significativi per loro (genitori, insegnanti, ecc.), soprattutto nei momenti di grande paura, dolore o rabbia. E' importante evitare di apparire ansiosi o impauriti e se questo non è possibile allora ritornare in un secondo momento sull'argomento spiegando quello che si è provato ma rassicurando il bambino che questo stato d'animo è stato superato (almeno in parte) e che l'adulto ora si sente meglio e più tranquillo.
2.Fare sapere ai bambini che sentirsi sconvolti, avere paura o essere preoccupati è normale. Spiegare che tutti i sentimenti vanno bene quando si verifica un incidente. Lasciare parlare i bambini dei loro sentimenti e aiutarli a metterli in prospettiva. Anche la rabbia va bene, ma i bambini possono aver bisogno dell’aiuto e della pazienza degli adulti che li aiutino a esprimere questi sentimenti appropriatamente.
3.Rassicurare i bambini che sono al sicuro e che anche gli altri adulti importanti nella loro vita lo sono. Avere in mente le informazioni che si devono dare ai bambini a scuola o a casa, attenendosi alla realtà e alla verità dei fatti.
4.Ricordare loro che ci sono persone fidate che si stanno occupando di risolvere le conseguenze dell’evento e stanno lavorando per assicurare che non si verifichino ulteriori problemi di questo genere.
5.Osservare lo stato emozionale dei bambini. A seconda della loro età, è possibile che i bambini non esprimano verbalmente le loro preoccupazioni. Cambiamenti nel comportamento, nell’appetito, e nei modelli di addormentamento possono anche indicare un livello di dolore, ansia, o disagio del bambino. I bambini esprimeranno le loro emozioni in modo differente. Non c’è un modo giusto o sbagliato di sentire o esprimere il dolore o la preoccupazione.
6.Dire ai bambini la verità. Non cercare di far finta che l’evento catastrofico non sia accaduto, né banalizzarlo. I bambini sono osservatori attenti e quindi essi si preoccuperanno di più se percepiscono incongruenze in quanto viene loro detto.
7.Attenersi ai fatti. Non alleggerire né fare congetture su ciò che è accaduto e su ciò che sarebbe potuto accadere. Non dilungarsi sulla dimensione o sulla portata dell’incidente, in particolare con i bambini piccoli.
8.Fare in modo che le spiegazioni siano evolutivamente appropriate: I bambini delle prime classi elementari, che dovessero chiederle, hanno bisogno di un riassunto e informazioni semplici che dovrebbero essere bilanciate con le rassicurazioni sui cambiamenti che la struttura della loro vita giornaliera potrebbe avere. I bambini più grandi potrebbero aver bisogno di parlarne più approfonditamente. Tutti hanno, comunque, bisogno di aiuto nel separare la realtà dalla fantasia, perciò hanno bisogno di essere incoraggiati a verbalizzare i loro pensieri e sentimenti.
Come avrete capito anche questa volta la rete ci ha fornito in maniera rapida grandi pareri professionali utili in situazioni delicate come queste !

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