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Altre promesse elettorali

Creato il 22 maggio 2011 da Tanci86
Altre promesse elettoraliSuperiamo gli iniziali entusiasmi, che ammetto che ho vissuto anche io.
Le amministrative sono andate così così. Per entrambi gli schieramenti.
Milano è incerta nel voto.
E, come succede ogni volta che c'è un elettorato incerto, la propagnada elettorale assume le sue più ridicole, perverse e parossistiche manifestazioni.
Da entrambe le parti ma si sa, in questo campo la Destra fa sempre da padrona.
Si sono lanciati entrambi in vittimismi e descrizioni di eroiche gesta.
Se Pisapia ha sventato un furto d'auto, domani uscirà fuori che la Moratti ha sventato una rapina da parte di criminali internazionali e che li ha fatti fuori tutti col pollice della mano destra. Mentre mangiava il gelato.
La seconda carta che si sono giocati è che Pisapia trsformerà Milano in zingaropoli, che accoglierà in città individui sconvenienti quali le baldracche, i terroristi, i pedofili e magari anche i Pooh.
Ma non bastava, dopo aver provato l'autocelebrazione masturbatoria e la paranoide colpevolizzazione dell'altro sull'inesistente, sono passati allo stadio finale: la psicosi più conclamata.
La Moratti aveva cominciato con l'abolizione dell'ecopass per i milanesi. Una strizzatina d'occhio all'egoismo irresponsabile del potenziale elettore berlusconiano.
Poi è arrivato Berlusconi direttamente sul campo e, coerentemente con la sua persona, ha proposto la sanatoria per le multe. Chissenefrega, tanto i soldi sono tanti, non ci importa se non entrano i soldi di persone che, oltretutto, risultano aver commesso delle infrazioni più o meno gravi. Vedere se queste infrazioni siano poi effettive o meno è un altro conto, fatto sta che risultano come tali!
Infine, la strizzatina d'occhio doveva arrivare anche per quella parte più sfacciatamente senza dignità nè intelletto, ovvero i simpatizzanti xenofobo-leghisti: il trasferimento dei Ministeri!
Davvero sconcertante, talmente sconcertante che perfino i cagnolini di Roma Alemanno e Polverini si sono detti scandalizzati di fronte a una simile buffonata.
Decentrare, perchè c'è bisogno di una maggiore vicinanza alle realtà locali.
Giusto, allora facciamo un ministero a città già che ci siamo, costruiamo anche un bel Ministero dell'istruzione in città di merda tipo Rovigo no?
Tanti discorsi per celare l'imbarazzante verità: si gioca tutto a Milano.
Là ci sono i soldi, là ci sono gli amichetti ritardati del Governo.
Se perdono a Milano i Leghisti frignano e potrebbero addirittura lasciare Silviotto.
Possono perdere a Napoli, possono perdere a Cagliari, possono perdere dappertutto.
Ma non a Milano.
Se potesse servire per vincere Berlusconi farebbe la capitale lassù, trasferirebbe tutto, svuoterebbe gli uffici nei Ministeri di Roma, senza interessarsi del fatto che questo comporterebbe la perdita di centinaia di posti di lavoro a Roma.
Roma vive anche grazie a questo, a tutto l'indotto che deriva dai dipendenti degli uffici della Pubblica Amministrazione, mentre Milano ha livelli molto più bassi di disoccupazione e una prevalenza di occupazione nel settore dell'industria, piuttosto che in quello dei servizi.
Ebbene, a Berlusconi, alla Lega e alla Moratti non gliene frega niente! Se potessero (e per fortuna non possono) manderebbero tutto a quel paese!
E la cosa grave è che i loro elettori sono sufficientemente ritardati da appoggiare una cosa simile e da credere che i loro amati capi siano in grado di ottenere. Fregandosene allegramente delle conseguenze.
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