Altri distacchi delle utenze: si avvicina l’inverno e mancano soluzioni per tutelare chi abita nelle case popolari. L’Aem toglie acqua calda e teleriscaldamento a chi non paga le bollette, anche se per pochi mesi.
Altre due famiglie hanno subito il distacco delle utenze da parte dell’Aem in questi giorni, l’una a Borgo Loreto l’altra allo Zaist. L’autunno e il freddo si avvicinano e ancora non è chiaro, malgrado gli allarmi lanciati da quasi un anno dal comitato acqua pubblica, se gli inquilini delle case popolari potranno trascorrere un inverno riscaldato o no, e raggiungere un accordo economico soddisfacente con l’Aem, che dipende dal gruppo Lgh e parrebbe ormai rispondere a dinamiche non più solo cittadine.
Il caso della famiglia che vive nel quartiere Zaist suscita sconcerto: marito e moglie, entrambi lavoratori, hanno contratto due prestiti anche per pagare le bollette del teleriscaldamento in particolare. Hanno tre figli e sono rimasti senza acqua calda e teleriscaldamento. Il problema è che per gli assegnatari delle case Aler il servizio costa troppo, rispetto alla fragilità economica del nucleo familiare. In tempo di recessione, e dopo anni di crisi, il danno si fa sentire anche così. Bollette che arrivano a circa mille euro se non di più rischiano di diventare insostenibili per una coppia, anche in caso di rateizzazione.
E’ proprio il numero e l’importo delle singole rate il tema centrale dell’altro caso. La famiglia che invece vive a Borgo Loreto – marito, moglie e due figli – aveva pagato già sette delle nove rate previste, ciascuna da 100 euro. Il ritardo era di due mesi ma l’Aem gestioni non ha esitato a tagliare acqua calda e calore (o teleriscaldamento).
La coppia si è lamentata presso l’azienda, settore recupero crediti, per far valere un accordo verbale per sentirsi però rispondere da una dirigente che mancava un accordo scritto.
Ma di chi è la responsabilità?
L’Aem arriva, con la propria responsabilità, fino al marciapiede. I contatori che si trovano all’interno degli appartamenti sono di proprietà del padrone di casa, ovvero il Comune o l’Aler. E la stessa centralina condominiale è di proprietà dell’amministrazione cittadina o dell’Aler, sempre a seconda dei casi. I servizi sociali del Comune sostengono come possono le persone in difficoltà.
L’intrigo di responsabilità risale ormai a non pochi anni fa, quando il teleriscaldamento fu allacciato alle case popolari gestite dall’Aler o dal Comune. Diversi residenti delle case popolari di Borgo Loreto e alcuni dello Zaist fanno riferimento a Filippo Locatelli. E’ proprio Locatelli a riferire questi due casi, egli stesso vittima di uno dei vari distacchi e in costante contatto anche con l’Aem, e come tanti alla ricerca di una soluzione.
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