Almeno cinque persone sono state uccise oggi a Mogadiscio in un attentato suicida contro un hotel situato nei pressi della presidenza somala, alla vigilia della visita del capo di stato turco, Recep Tayyip Erdogan.
Stando alla ricostruzione fornita da fonti della sicurezza, un uomo al volante di una vettura imbottita di esplosivo ha puntato l’ingresso dell’albergo ma non è riuscito a penetrare all’interno.
Secondo fonti diplomatiche occidentali, una settantina di membri della delegazione turca, per la maggior parte esponenti delle forze di sicurezza, sono alloggiato nell’hotel colpito,ma sono tutti incolumi; le vittime, fra cui tre guardie della struttura, sono tutte di nazionalità somala.
Le autorità di Ankara hanno confermato che il viaggio di Erdogan non subirà variazioni di programma.
L’attacco non è stato, per il momento, rivendicato ma è con ogni probabilità da ricondurre ai combattenti islamici Al Shabaab, in difficoltà sul campo di battaglia di fronte alle forze governative sostenute da una forza militare africana, ma protagonisti di frequenti attentati principalmente nella capitale.
Nel 2011, Erdogan, allora premier, fu tra i primi dirigenti politici stranieri a visitare Mogadiscio nell’arco di un ventennio. In quell’occasione aveva annunciato la riapertura dell’ambasciata turca.
Ankara gioca un ruolo molto attivo in Somalia nel campo dell’assistenza umanitaria e della ricostruzione.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)