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“ALTROCHECASTA”, maratona di testimonianze sul lavoro giornalistico lanciata dalla redazione di “Liberazione”

Creato il 23 gennaio 2012 da Wally26

Fonte:  Rubic il Cubo Informato

Audio su Radio Radicale

L’Associazione Stampa Romana sostiene la manifestazione “ALTROCHECASTA”, una maratona di testimonianze sul lavoro giornalistico. L’appuntamento è domani presso la sede di Liberazione, a Roma in viale del Policlinico 131, dove il 28 dicembre scorso è iniziata la protesta OccupyLiberazione, l’occupazione aperta da parte della redazione per continuare a far vivere il giornale.

“ALTROCHECASTA”, maratona di testimonianze sul lavoro giornalistico lanciata dalla redazione di “Liberazione”
L’occupazione aperta del giornale Liberazione

Da mezzogiorno a mezzanotte, saranno dodici ore di confronto a cui sono invitati ad aderire i giornalisti precari e coloro che lavorano nelle testate a rischio o nelle grandi testate. L’appello è rivolto anche a tutte le altre figure che fanno informazione, dai poligrafici ai fotografi ai tecnici radiotelevisivi, e non è esclusa anche l’apertura di uno spazio di discussione dedicato ai giornalai in lotta contro la liberalizzazione. Per prenotarsi si può inviare una mail all’indirizzo [email protected] o inviare un sms al numero 331 9145915.

L’incontro si svolgerà in maniera molto semplice: ognuno avrà disposizione 5-6 minuti per raccontare il proprio percorso professionale, badando a dare voce ai fatti e ai numeri piuttosto che a considerazioni generali o a uscite di carattere politico o sindacale. L’obiettivo è dare forma a un megamosaico collettivo dal quale emergerà  la realtà concreta in cui sono costrette a lavorare le categorie professionali che operano nel settore dell’informazione.

Per i tanti giornalisti che, per ovvi motivi di sopravvivenza, avranno difficoltà a esporsi, saranno messi a disposizione cappucci e mascherature creative, in modo da garantire anche a loro la libertà di raccontare la loro esperienza. Saranno ospiti più che graditi le radio di movimento che si impegneranno a registrare e trasmettere in diretta, le tv, i documentaristi, ma anche musicisti, teatranti e cineasti. Insomma, servono testimonianze, buone idee e programmi di azioni condivise per far capire che di caste in Italia, oltre a quella presunta dei giornalisti, ve ne sono ben altre e sono di gran lunga più privilegiate.


Filed under: Informazione, Italia: cosa non va', Lavoro, Liberta' di stampa, Media

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