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alzheimeriade

Da Robydick
alzheimeriade
me l'hai portato il caffé?
eh ?!? ah sì amore, è lì sul comò. senti io vado giù, devo portare a passeggio, come si chiama, il cane.
la nicky vuoi dire?
sì sì, scendo.
caro, con le ciabatte scendere non fa tanto bene d'inverno.
già, ora metto le scarpe, figurati.
ma tu le scarpe le metti dopo aver messo giaccone e cappello di solito?
e dai, non farmi le pulci per ogni cosa! oggi non so, mi sento un po' strano.
lo sei. e sei anche stranamente docile, sembri indifeso da qualcosa.
non dire stupidate! scendo, ci vediamo dopo.
buongiorno roby! non lavori oggi?
buongiorno sig... come stai?
io bene, te non mi pare tanto. ho capito, sei a casa in malattia.
ma no amico, che dici?
eh scusa, sono le 8 e mezza e sei ancora a spasso col cane!
oh porcaccia! m'ero messo a guardare quei fiori... sta iniziando la primavera, non sono bellissimi?
mha, non mi appassionano tanto le margherite.
a me piacciono. ma durante l'inverno che fanno, stanno sotto terra? puntuali come le rondini poi in primavera imbiancano il prato
roby, ma te stai a rincoglioni'?
figurati, mi sento un po' strano è vero, ma stavo anche così bene a guardare i fiori... cià, meno le tolle, sono in ritardo.
e il cane lo lasci qua?
oh ma il cane viene sempre con me, prima o poi viene. oggi mi prendo una giornata di ferie, ne ho bisogno.
dai allora, se rimani a casa vai a prendere tu i ragazzi a scuola? prima li ho portati io, tu non tornavi più! poi c'è da portare lori dal medico, leo al tennis, franci in piscina. ricordati eh!
'na parola ricordarsi tutta 'sta roba. scrivo... ma a che ora escono?
è quasi finito il primo quadrimestre e ancora non lo sai, no comment! ma oggi non voglio arrabbiarmi, mi sembri così...
tranquilla anna, faccio tutto. al limite chiedo ai ragazzi, loro sanno gli impegni che hanno. e la macchina, è nel box?
la mettiamo sempre nel box la macchina nuova!
abbiamo una macchina nuova? spero si guidi come le altre.
ah ma siamo anche spiritosi stamattina!
papà, dobbiamo prima andare a casa per mangiare, poi alla visita, ok?
certo, perché mi dici questo leo?
perché stai andando verso lo studio del medico di lori, non a casa nostra. e poi prima ancora dobbiamo passare a prendere franci.
giusto. passiamo da franci. adesso giro qua.
attento! è senso vietato!!
mannaggia. scusate, oggi sono così, distratto. ecco, questa è la strada giusta, ora vado.
ma papà, sembri un po' scemo, che c'hai? però hai anche una bella faccia serena. è successo qualcosa?
ma niente lori, sono contento d'essere rimasto a casa, poi è anche una bella giornata, coi primi soli di primavera. e mi piace che sono insieme a voi.
veramente siamo a metà febbraio, alla primavera manca più di un mese.
sì è vero, però stamattina c'erano le margherite sul prato. sai, le stagioni non guardano mica il calendario.
non vai al computer?
proprio tu me lo chiedi amore, t'arrabbi sempre quando sono lì!
cerco solo di capire cosa t'è successo oggi. ora sei qua, che di solito al pomeriggio a casa non ci sei mai, e stai lì seduto sul divano a far nulla. nemmeno un libro hai preso in mano, quando non sai cosa fare almeno leggi.
però sto parlando con te, ti pare niente? pensavo ancora alle margherite di stamane. è stato bello oggi ma è come se mi ricordassi solo quelle. ad essere sinceri, ricordo un'altra cosa, così assurda...
sembri un bambino. non hai grinta, e mi parli di margherite. se è una malattia speriamo che duri!
cosa fai da mangiare stasera? mi piacerebbe quella pasta col basilico.
il pesto. l'ho fatto ieri sera. ancora lo vuoi?
davvero ieri? mi pareva fosse da molto che non lo mangiavo.
non è mica un problema, lo rifaccio.
e il ragazzo, quello piccolo...
franci. è francesco. che c'entra col pesto roby, non capisco.
in piscina ha detto l'istruttore che lo passa di livello, lui era contento.
si vede che appunto andrà con quelli più avanti. mi sa che dovremo portarlo più spesso agli allenamenti, inizierà a fare le gare penso.
che bravo! certo che oh, anna, 'sti bambini crescono alla svelta.
dormi?
che c'è roby?
niente anna, solo che cerco di pensare a quello che devo fare domani. non mi viene in mente nulla e la cosa mi tiene sveglio.
secondo me è meglio che vai dal dottore domani. dovresti portare i ragazzi a scuola e poi andare a lavorare, ma non mi sembra il caso.
tu dici eh? nemmeno a me sembra. c'è qualcosa nella mia testa che non quadra. sai che non trovavo le chiavi e me le ha prese dalle mani leonardo? le avevo in mano e non me ne rendevo conto!
sono anche 3 giorni che non guardi manco un film, una cosa impossibile per te, sei sicuramente stanco, o che ne so io.
è che non ci capisco nulla, torno sempre indietro e non riesco a finirli. a metà film quanto avvenuto all'inizio è un mistero.
però non ti sei dimenticata di me, anzi, mi pare ti ricordi che esisto più di prima.
mi sembri bellissima come quando ci siamo sposati. oggi, ti dicevo, guardavo le margherite ed il giallo del polline mischiato col bianco dei petali, il verde del prato e qualcos'altro che non so ha prodotto il color pesca di quel vestitino a bomboniera che indossavi quel giorno.
davvero? che bello che mi dici questa cosa, saranno 30anni che non mi parli così.
è come se non vedessi quello che gli occhi vedono realmente. mi arrivano delle figure e poi la mia testa pesca altro.
domani compro un vaso e ci pianto margherite, sei contento?
sì, tu promettimi solo un'altra cosa. che mi resterai sempre vicina, sempre. va bene? devo fissarmi nella mente questa certezza, non mi deve sfuggire.
stai tranquillo, sarò sempre qui, anche quando non mi vedi con gli occhi.
bona lì allora. mi sta venendo sonno adesso. si vede che ho sentito quello che mi serviva sentire.
già, e non l'hai sentito con le orecchie. buonanotte roby.
buonanotte.

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