ROMA – Allergie di agosto, attenzione all’ambrosia. Soprattutto se si hanno dei bambini. L’ambrosia è una pianta erbacea originaria delle praterie americane, arrivata per la prima volta in Italia a metà degli anni Ottanta, a bordo di cargo Usa atterrati all’aeroporto milanese di Malpensa.
Quest’anno, poi, gli esperti dell’osepedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno notato una presenza massiccia di questa pianta, con annessi pollini, nella capitale. Su 2mila bambini esaminati il 2,6% è risultato positivo all’allergia all’ambrosia.
Quindi se si vedono i bambini che si sfregano gli occhi o il naso una delle probabili cause può essere proprio l’allergia a questa pianta. Tra i sintomi ci sono, oltre al prurito, congiuntivite e naso chiuso. E il rischio di pollini nell’aria o per terra resta fino all’autunno inoltrato, almeno fino ad ottobre, secondo gli esperti, soprattutto se il tempo sarà mite anche dopo l’estate.
L’ambrosia, erba con fiori gialli, cresce sotto i 400 metri di altitudine, soprattutto ai bordi delle strade o in terreni incolti. In un primo tempo in Italia aveva attecchito solo in Lombardia, Piemonte ed Emilia. Ma adesso è arrivata anche nel Lazio. Per questo motivo un consiglio per chi ha figli è di portarli, se possibile, in montagna.