L’immigrazione e i conflitti che essa genera sono il tema di questo documentario, in onda su History Channel. L’America per i padri fondatori è la terra delle mille possibilità, la terra sulla quale ricominciare nel segno della libertà, una terra di infinite opportunità. Un paese fondato da immigrati ma con molti problemi a riguardo. Il Sogno Americano, come pure la fuga dalla persecuzione o dalla guerra, è sempre stato una delle cause principali dell’arrivo degli emigranti in America. In tutta la sua storia l’America è stata un luogo di opportunità per gli imprenditori delle altre zone del mondo. Per sogno americano (American Dream) ci si riferisce alla speranza, condivisa che, attraverso il duro lavoro, il coraggio, la determinazione sia possibile raggiungere un migliore tenore di vita e la prosperità economica. Seppur venata da tante contraddizioni, infatti, la storia degli Stati Uniti è profondamente segnata dalla ricerca di libertà e felicità e dalla certezza che attraverso il duro lavoro, il coraggio, la determinazione niente sia impossibile.
Un paese che ha la possibilità di ricominciare e la capacità di rigenerarsi per riconoscere il nuovo, il 2008 è uno di questi momenti. Un nuovo candidato si affaccia sulla scena americana, un uomo capace di rappresentare tutti i colori dell’America, in tutte le sue sfumature, il sogno che qualunque americano possa arrivare alla Casa Bianca si riflette in un nome: Barack Obama.
Ma cos’è un americano? Un uomo libero in un mondo sconfinato. C’è un Paese del mondo considerato da tutti gli altri all’avanguardia come tecnologia e “futurabilità” dove gli uomini possono diventarne parte.Un pensiero che spinge le persone ad emigrare per andare a vivere in questa terra libera. La creazione di una nuova società fondata sulle idee della Rivoluzione, dove si giurò l’impegno per la difesa della vita, della libertà e della ricerca della felicità. E fu così che individui di ogni nazione poterono entrare a far parte di quell’idea di libertà e uguaglianza. Un’idea straordinaria che è diventata realtà? Per almeno due generazioni, l’America (nel senso degli Stati Uniti) ha rappresentato il futuro, un bagno dentro ai modelli vincenti, ai miti emergenti. Stiamo parlando di una Nazione la cui popolazione è composta per oltre il 90% da non indigeni.
Naturalmente all’inizio il sogno americano era rivolto a tutte le razze ed è qui che sono cominciti i problemi, perchè in realtà l’integrazione è passata attraverso il dolore e la fatica. Tutti hanno dovuto combattere per diventare americani. Popolazioni che, provenienti dagli altri continenti, sono andate a lavorare negli Stati Uniti per realizzare le più alte aspirazioni. Una Nazione che non si è accontentata di garantire unità, sicurezza, prosperità per il proprio popolo ma che ha combattuto ed ha versato il sangue dei suoi figli per contribuire alla crescita della più grande potenza industriale del mondo.
Oggi sono gli ispanici che ancora lottano per il riconoscimento di appartenere alla terra libera, per decenni hanno attraversato il confine messicano in cerca di un luogo dove migliorare le proprie condizioni di vita. Sono45.000.000 gli ispanici che stanno modificando il volto americano. In mezzo alla crisi brutale alcuni pensano che stiano cambiando la “loro America” e non vogliono essere sommersi dal popolo latino. Iconservatori più fanatici agiscono per evitare la “contaminazione” e il loro bersaglio sono gli immigrati che cercano lavoro, rubandolo ai “veri americani”. Li considerano invasori, clandestini, delinquenti, sporchi e portatori di malattie. Nei loro incubi hanno il compito di difendersi dagli invasori. Ma quando gli Stati Uniti divennero uno stato l’invasione avvenne nella parte opposta. Dunque questo popolo non è esente da contraddizioni poco nobili. Ma è ancora il continente che nessuno potrà fermare, il sogno americano è ben radicato. E allora anche la fantasia di una terra squisitamente bianca si deve arrendere ai vari colori che oggi la popolano. Dopo messicani, cinesi, africani, europei e italiani, l’America è la classica storia di immigrazione e Obama, africano, tahitiano, di madre bianca è il simbolo di quell‘unione umana che è la forza del sogno americano. Un mosaico di razze e culture che sarà l’America di domani. Gli Stati Uniti, oggi vivono un cambiamento. La società è multirazziale e globale e deve crescere nel rispetto delle diversità.E’ stato un processo doloroso, a volte vergognoso per il razzismo, la discriminazione o il disprezzo. Tuttavia la società americana è maturata. Ne è riprova l’elezione dell’attuale presidente statunitense, Barack Obama, o la nomina di un giudice donna di origine ispanica alla Corte suprema degli Stati Uniti. Questi sono segni e simboli di una società che si sta integrando e sta accettando il fatto che è possibile essere uniti solo rispettando la diversità.
Insomma, nonostante i venti di crisi, gli Stati Uniti sono ancora il paese dove, come ha sostenuto il disegnatore e produttore cinematografico Walt Disney “se puoi sognarlo, puoi farlo”. E Robert Goddard, uno degli scienziati che ha costruito l’industria aerospaziale americana, ha aggiunto: “è difficile definire ciò che è impossibile, i sogni di ieri sono la speranza di oggi e la realtà di domani”.