Opera prima per Giorgia Farina che prende di mira bigottismo e convenzione sociale nel Sud Italia.
La regista Giorgia Farina esordisce sul grande schermo con una commedia divertente che ritrae la società di un’ isoletta del Sud Italia divisa tra modernità e tradizionalismo bigotto inserendo tre brave attrici: Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore che interpretano rispettivamente Gilda, Olivia e Crocetta. Sono donne molto diverse tra loro, ma costrette a mettersi insieme per avere salva la vita. La prima è Gilda è una bellissima donna, che esercita il mestiere più antico del mondo; Olivia è una moglie intelligente, impeccabile e devota che attira le invidie delle altre donne per il sua stile di vita. Ed infine c’è Crocetta, la meno bella delle tre, anzi considerata proprio un brutto anatroccolo che si porta addosso anche l’infelice etichetta della iellatrice. La storia si complica con l’arrivo di un commissario di polizia Nino Malachia, interpretato da Vinicio Marchioni, il quale capisce immediatamente che le tre donne nascondono qualcosa.
L’ombra della commedia classica italiana, quella che ha reso il nostro cinema grande ed importante c’è sempre, è impossibile non riferirsi ad essa, prendere spunto, viene continuamente “lavata” per cercare di darne un aspetto nuovo, attuale, a passo con i nostri tempi. Ma non sempre ci si riesce, non sempre si mantiene intatta quella profondità, quell’arguzia , quell’intelligenza tipica che invece dovrebbe essere mantenuta. Speriamo sia il caso di questa commedia e di questa esordiente autrice.
Le premesse ci sono tutte: dal cast , alle tematiche, sino alla stuzzicante messa in discussione delle regole e delle convenziono sociali , del bigottismo, dei legami ancestrali e viscerali e di un certa mentalità ancora persistenti in alcune zone dell’ Italia meridionale che auspichiamo non venga ritratta come una semplice cartolina pubblicitaria.
Si prevedono situazioni imbarazzanti, comiche, assurde, ritmo veloce, buoni sentimenti, carisma e simpatia soprattutto nei tre personaggi femminili.
Da segnalare anche la presenza dello sceneggiatore Fabio Bonifacci che ha firmato gli script di film come “Lezioni di Cioccolato”, “Benvenuti al Nord” e preso parte anche a quello del blockbuster di poche settimane fa “Il principe abusivo”, di Alessandro Siani. Quest’ultimo per la verità mostra pigrizia e incompletezza nella fase di scrittura.
“Amiche da morire” è una produzione “Andrea Leone Films” insieme a Rai Cinema e con il sostegno di “Apulia Film Commission”.
Nelle sale italiane dal 7 marzo 2013.
di Annalina Grasso