Amichevole premondiale, Inghilterra-Galles

Manu Tuilagi
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La preparazione per la World Cup entra nel vivo anche per Inghilterra e Galles che a Twickenham di fronte a 80900 persone si son sfidate per verificare il livello della preparazione.
Manu Tuilagi dal primo minuto per gli Inglesi mentre nel Galles c'è Priestland al 10 a sostituire l'annunciato Jones.
Passano pochi minuti e i padroni di casa sono già avanti grazie al piede di Wilkinson; poi però va in scena un monologo dei Gallesi che martellano con efficacia la difesa Inglese per concludere, al 16esimo, con la meta di North al termine di un'ottima sventagliata al largo; buona la trasformazione di Priestland che fa 3-7.
Esaurito l'attacco ospite comincia il dominio dei padroni di casa che si insediano costantemente nella altrui metà campo e arrivano anche alla segnatura pesante con Haskell che parte da una mischia ordinata ai 5 metri e arriva indisturbato in meta.
Il Galles si limita a difendere mentre gli Inglesi giocano aggressivi senza però riuscire a segnare, fatta eccezione per il solito pezzo di bravura di Wilko che riceve una palla, si pianta col destro e spara il drop a bersaglio per il 13 a 7 con cui finisce il primo tempo.
Il secondo periodo si apre col superbo movimento di Wilkinson che invita Tuilagi all'incrocio, il 20enne di origini samoane entra a 100 all'ora e schiaccia in mezzo ai pali; Wilko trasforma e siamo 20 a 7.
Al 48esimo si deve registrare il brutto infortunio di Stoddart, finora uno dei migliori dei suoi, che si rompe una caviglia e deve dire addio ai propri sogni mondiali.
La partita scivola via senza ulteriori emozioni se non quella del 56esimo: buoni attacchi gallesi che culminano con la meta del solito Shane Williams che arriva così a 54 nei test match.
Al 61esimo si va a lezione di drop, il professore non può che essere Johnny Wilkinson, stavolta di destro.
L'ultima emozione del match la si registra al minuto 76 quando il Galles riesce a violare la meta inglese per la terza volta ancora con North che corona una bella azione inaugurata dal gran buco di Warburton, 23 a 19 è anche il finale.
La partita è stata piacevole, il punteggio forse è un po' bugiardo per quello che si è visto in campo: Inglesi molto aggressivi, ben ispirati da Wilkinson, forse solo un po' sottotono in mischia chiusa; Tuilagi, meta a parte, non mi ha particolarmente impressionato però ha un potenziale enorme, chi mi ha impressionato invece sono Moody, che sembra sempre giocare col corpo di qualcun altro, e Simon Shaw, immenso. Galles molto più guardingo però gli avanti, guidati da un gran talento qual è Warburton, son molto solidi; anche i  trequarti non sono male, Jonathan Davies e George North son cresciuti molto, Roberts da sicurezza, l'unica pecca di ieri è stato forse Priestland un po' troppo macchinoso al 10.
Nota folkloristica: gli Inglesi si son presentati con la divisa nera al centro di mille polemiche, onestamente l'ho trovata parecchio brutta sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista del confronto con quella storica bianca.
England: 15 Delon Armitage, 14 Matt Banahan, 13 Manu Tuilagi, 12 Riki Flutey, 11 Mark Cueto, 10 Jonny Wilkinson, 9 Danny Care, 8 James Haskell, 7 Lewis Moody (capt), 6 Tom Croft, 5 Tom Palmer, 4 Simon Shaw, 3 Matt Stevens, 2 Dylan Hartley, 1 Alex Corbisiero.
Replacements: 16 Lee Mears, 17 David Wilson, 18 Mouritz Botha, 19 Tom Wood, 20 Richard Wigglesworth, 21 Charlie Hodgson, 22 Charlie Sharples.
Wales: 15 Morgan Stoddart, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 Shane Williams, 10 Rhys Williams, 9 Mike Phillips, 8 Toby Faletau, 7 Sam Warburton (capt), 6 Dan Lydiate, 5 Alun-Wyn Jones, 4 Brad Davies, 3 Craig Mitchell, 2 Huw Bennett, 1 Paul James.
Replacements: 16 Lloyd Burns, 17 Ryan Bevington, 18 Luke Charteris, 19 Ryan Jones, 20 Tavis Knoyle, 21 Scott Williams.
Referee: Steve Walsh (Australia)