Amici della Musica, Francesco Di Rosa, la classica al La Perla.

Le vere eccellenze non sono quelle che passano travolte dalla crisi o quelle che sono soggette agli umori di una classifica sportiva. Le vere eccellenze sono quelle dettate dal talento vero, quello che rimane negli anni e che fa passare alla storia. Francesco Di Rosa è una nostra eccellenza, come Giovanni Conti, come Alessandro Cruciani, come il Cardinale Svampa, senza scomodare i santi. La nostra città produce da sempre eccellenze e stasera una di queste ha portato con sé alcuni dei migliori musicisti presenti sulla scena mondiale a suonare per noi sul palco del La Perla.

Già la musica classica che torna nel nostro teatro principale è un fatto di rilievo, più se questa è suonata da musicisti del calibro di Alessandro Carbonare, di Alessio Allegrini, di Francesco Bossone, senza citare Francesco Di Rosa che può essere considerato come un pezzo della storia dell’oboe mondiale, possiamo affermare di avere assistito a qualcosa di grande per Montegranaro e di sublime per l’anima.
Mozart e Beethoven sono il pan di via del musicofilo, l’Ouverture de Le Nozze di Figaro titilla il timpano dell’amante del bello, se poi ripetuta nel bis manda in brodo di giuggiole l’ingordo, le note che escono da quei fiati sublimano l’attesa di qualcosa di sublime con Beethoven a chiudere. Non c’è delusione in chi si aspettava tanto. Magari c’è l’appagamento finale e non può esserci altro dopo tanto suonare bene e bello. E tutto, come dice Francesco, per un tozzo di pane o una buona cena di pesce. Perché è lui, con la complicità degli Amici della Musica, che porta con sé in questo paese tanta eccellenza che altrimenti non verrebbe. Per cui doppia eccellenza e gratitudine.
In coda l’esibizione dei ragazzi della Junior Band che, con la mano esperta di Riccobelli, li vedi crescere di esibizione in esibizione. Bravi i giovanissimi, da premiare l’impegno, obbligatorio investire nel loro futuro. Allora Montegranaro non è solo scarpe e pallacanestro.

Luca Craia