È una delle più recenti associazioni caritatevoli nate nel napoletano.
“Amici di strada” è un gruppo composto da 40 volontari che operano nel capoluogo campano offrendo un aiuto concreto ai numerosi clochard della zona. Dal cibo, all’acqua, al vestiario, fino ad arrivare alle coperte e persino ai sacchi a pelo, nel tentativo di arginare e alleviare una delle piaghe sociali di questo paese, spesso estrema conseguenza della crisi: le persone senza fissa dimora. Solo a Napoli, negli ultimi quattro anni, ne sono morte 214, su un totale di 1700 barboni. C’è chi lo è per semplice scelta e chi per pura disgrazia, soppiantato e sbattuto in strada dalle difficoltà economiche e da un destino che in certi casi pare accanito nei loro riguardi.
In questo contesto sociale ed economico “Amici di strada Villanova” (questo il nome completo dell”associazione napoletana) ha voluto inserirsi e destinare le proprie forze. Nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, in via Villanova, la sua sede operativa, concessa dalla parrocchia di don Carlo Ballicu. Lì, l’associazione si riunisce ogni lunedì alle 19.00 (secondo le turnazioni pattuite con gli altri gruppi di volontariato) per preparare porzioni di cibo, raccogliere indumenti e procurarsi dell’acqua da destinare ai senzatetto. “Solitamente distribuiamo confezioni calde di pasta – spiega Luca, volontario dell’associazione e impiegato 48enne di una banca d’investimento - aggiungendo un po’ di pane, un dolce e un frutto. Riusciamo a confezionarne così tante soprattutto grazie alle donazioni di persone esterne, che ci aiutano non solo nel racimolare gli alimenti e a cucinarli, ma anche nello smistare beni di prima necessità, soprattutto in inverno, come sacchi a pelo, cappellini, maglioni. Proprio pochi giorni fa – continua - una nostra amica, proprietaria di un albergo a Capri, ci ha regalato mille bottigliette d’acqua. Un altro, un imprenditore, ci ha fatto avere trenta chili di ottima mozzarella e il Rotary Club addirittura duemila coperte termiche“.
Alle 20.30 circa i volontari si dividono in gruppi e raggiungono le diverse zone della città, come piazzale
Tecchio, piazza Garibaldi e via Marina, per dare inizio alla distribuzione di viveri e vestiario. Agghiaccianti le realtà a cui si approcciano: da una coppia di russi rimasti senza più nulla e ai quali non resta che l’elemosina per mantenere la propria figlia, fino ad “Anna dei topi”, una signora che vive nei pressi del porto e, come il nomignolo suggerisce, a stretto contatto con i ratti. Poi c’è Carlo, barbone per sua scelta, che vive la sua esistenza in compagnia del suo cane e in un grotta che affaccia sul mare e poi ci sono loro, gli extracomunitari, che alle stazioni di servizio riescono a racimolare venti euro al mese, il più delle volte grazie alle mance degli automobilisti. Allo scenario di tristezza, solitudine e disperazione, si aggiunge Marco, di 19 anni, che dopo aver perso la madre e in seguito ai cattivi rapporti con il padre, ha lasciato Scampia per rifugiarsi alla stazione Campi Flegrei, aiutato per quanto possibile dai nonni. “Una sera – racconta Luca, volontario dell’associazione e impiegato 48enne di una banca d’investimento - mi ha raccontato che gli hanno offerto cinquemila euro per un certo lavoro sporco. Ma lui, nonostante le sue condizioni, ha rifiutato. Mi ha detto che non avrebbe mai potuto scegliere di delinquere e dare un simile dispiacere a suo nonno, se l’avesse scoperto“.Non mancano però nemmeno i pericoli per questi volontari, come spiega Luca: “A volte ci capita di incontrare persone aggressive, che non mangiano da giorni, e che spesso ci assalgono per ottenere il loro piatto caldo. Anche per questo spesso siamo scortati da una volante delle Forze dell’Ordine, a cui va tutto il nostro riconoscimento“. Ma ciò non li fa desistere dal continuare ad aiutare questa gente dimenticata dal mondo. Anzi, proseguono silenziosamente nella loro missione umanitaria, senza alcun desiderio di gloria.
Questi volontari non vogliono che i loro nomi e cognomi escano. Per un gruppo dedito agli altri con spirito di concretezza, il solo aspetto che conta è che la ruota dell’aiuto e della solidarietà continui a girare. Motivo per cui, chi volesse informarsi o sostenere attivamente “Amici di strada”, può contattare l’associazione sulla pagina ufficiale di Facebook (Amici di Strada Villanova) o attraverso il sito in dirittura d’arrivo www.amicidistrada.it .