Renato Zero ha iniziato ieri sera il suo live dei record, che lo terrà in scena fino al 22 maggio, al PalaLottomatica di Roma trasformato in PalaZero. Tre ore di spettacolo, dove il Re dei Sorcini non si è risparmiato cantando i suoi più grandi successi del passato e gli inediti di "Amo", il suo ultimo album. In apertura, un medley delle canzoni più amate dal suo pubblico, che abbraccia quattro generazioni: 'La favola mia', 'Niente trucco stasera', 'Amico', 'Più su', 'Cercami', 'Marciapiedi', 'Nei giardini che nessuno sa', 'Uomo no' e 'Arrendermi mai'. Zero si è presentato in scena con costumi sfavillanti, realizzati dalla Maison Cavalli e dalla The One di Gabriele Mayer, per festeggiare i 40 anni della sua lunga carriera. Canzoni celebri come 'Triangolo', 'Mi vendo' e 'Madame', hanno galvanizzato il pubblico. Momento di grande commozione quando, cantando 'Il Carrozzone', sono apparsi sul maxischermo i nomi di suoi colleghi e amici, come Mia Martini, Gabriella Ferri, Rino Gaetano, Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti, Stefania Rotolo, Lucio Dalla, Franco Califano e Enzo Jannacci, quest'ultimi recentemente scomparsi.
A seguire, la proiezione in esclusiva del video "Un'apertura d'ali" diretto da Alessandro D'Alatri nel carcere femminile di Latina. La parte musicale è stata affidata a 8 musicisti con un'orchestra di 34 elementi, diretti dal Maestro Renato Serio mentre le coreografie, eseguite da 12 ballerini, sono state curate da Bill Goodson, storico collaboratore di Diana Ross e Michael Jackson.
Al PalaZero sono state allestite due mostre. In una, a cui il pubblico avrà accesso anticipato di un'ora rispetto all'apertura dei cancelli alle ore 19, sono esposti i costumi storici di Renato Zero con fotografie che raccontano la storia dell'artista. La seconda mostra è dedicata alla "Bell'Italia degli artigiani". Uno spazio "interattivo", dove gli artigiani espongono le loro opere e dare vere e proprie dimostrazioni della loro attività. Il tutto a cura dell'agenzia AbcProject. Infine a disposizione del pubblico dei Video Box nei quali poter lasciare un videomessaggio all'artista e dei mega backdrop dove si potrà fare una foto e diventare Renato Zero con uno scatto.
Non sono mancate le battute sulla politica, alcune contro Silvio Berlusconi, "Sti fanfaroni - ha detto Zero - c'hanno le reti televisive, sono editori... Ma metteteci chi ha bisogno di lavoro in Parlamento...". Poi, ha fatto un appello a Napolitano: "Vorrei che il Presidente della Repubblica, seppure non mi ha fatto Cavaliere del Lavoro, facesse Cavaliere almeno queste canzoni...".
Con la stupenda 'Il cielo' ha dato l'arrivederci al suo pubblico salutandolo con un "Non dimenticatemi!"
E come potremmo dimenticarti Renato? Ciao Nì
Antonella Di Pietro©