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Amore e sesso vanno a braccetto.Niente più scuse

Creato il 08 marzo 2016 da Postik @postikitalia

di Gianpaolo D’Elia

Il vero amore va a braccetto con il sesso! Lo dice anche la scienza! Quindi, come disse Ponzio Pilato, alzo le mani! … Subito dopo averle lavate, ovvio.

Lo studio è recente e dà risultati interessanti e confortanti a tutti gli inguaribili romantici, a tutti coloro che sono convinti – il cantautore Antonello Venditti in testa –  che non c’è amore senza sesso! … O era il contrario? Più che di una vera e propria ricerca, si è trattato di una applicazione pratica della risonanza magnetica al problema in questione.

Il reparto di neurologia dell’Università di Ginevra ha effettuato una serie di rilevazioni, appunto con la risonanza magnetica, e si è visto che amore e sesso hanno percorsi neurobiologici simili. Certo, magari non accade al primo incontro, magari succede quando, piano piano, il sentimento comincia a crescere e, innamorati, si desidera l’altra persona anche fisicamente.

Si tratta di un percorso assolutamente normale e fisiologico. Ma non è tutto qui: l’equipe guidata dalla signora Cacioppo  ha dimostrato che l’amore è anche in grado di attivare i circuiti neuronali connessi al piacere e alle ricompense. In pratica il desiderio conduce verso l’appagamento, quindi nell’incontro e nel contatto fisico c’è la ricompensa e il piacere.

Vogliamo aggiungere anche un altro particolare interessante? Ma sì: coccole, attenzioni e carezze stimolano la produzione dell’ossitocina, tutto ciò rafforza e aumenta l’attaccamento e il legame tra partners. Interessantissimo!  Questo però a Ginevra, precisamente nel reparto di neurologia.

Pietro Vanessi

Pietro Vanessi, PV, Ogni scusa è buona

E sì perché qui, in Italia, le cose sono assai più rapide. Sarà il senso di precarietà che ci sta attanagliando ormai da troppi anni, ma noi tutto questo tempo a disposizione mica lo abbiamo. Non che personalmente sia contrario alle coccole e al romanticismo, tutt’altro! Tuttavia potrei proporre solo una piccola correzione ai risultati, per carità brillanti, della ricerca ginevrina? Magari potremmo bruciare un po’ le tappe e abbreviare, almeno un poco, questo percorso normale e fisiologico e giungere un po’ prima ad attivare questi benedetti circuiti neuronali connessi al piacere e alle ricompense. Ma, per carità, si tratta solo di una proposta e, come diceva il grande Totò, a me piace!

Tuttavia indipendentemente da questa valutazione, mi piacerebbe soffermarmi su un altro aspetto, piacevole ed importante, del rapporto uomo – donna: si tratta di quel momento tutto particolare e un po’ fuori dal tempo, quel momento sospeso tra il tempo e le coccole, tra la cura e il piacere del contatto. Momento liquido e compatto allo stesso tempo, in cui si è permeabili al contatto, e al buio – senza l’aiuto degli occhi – si è in grado di leggere perfettamente il corpo di lei con le sole carezze.

Tempo scollato dalla realtà e dal tempo stesso, tempo in cui il buio ci nasconde tutto ciò che è fuori e il legame – labile e forte – con tutto il resto del mondo è assicurato soltanto dal suo odore, lei finalmente abbandonata accanto.  Tempo incantato. Dura poco, oppure tanto. A volte ci si addormenta tra le sue braccia e stringendola tra le braccia. A volte ci si sveglia dopo un po’, con la propria mano (addormentata) che spunta da sotto il cuscino: sta lì, insensibile e indisponente. Soprattutto, tu, mica l’hai capito che si tratta proprio della tua mano che fa capolino … e il tuo primo impulso sarebbe quello di colpirla o morderla, perché non si sa mai, meglio attaccare per primi! E magari lo fai anche. Stordito dai fumi del sonno fugace, la bocca impastata dei sogni recenti, balbetti qualcosa di incomprensibile e con la mano ancora vigile allontani l’altra con ribrezzo. Ma è l’amore amiche e amici miei, l’amore è anche questo.

Ad interrompere la lotta fratricida interviene, opportuno, il solito messaggino di whatsapp: “12 modi per soddisfarla e farla godere”. Non si tratta mica della solita bufala. Tutt’altro! Si tratta di uno studio serissimo condotto da una equipe di ricercatori dell’università della Moldavia occidentale. La tua curiosità è solleticata, il tuo spirito voyeuristico sta per cedere … poi rifletti: quanto hai dovuto faticare per riuscire a soddisfarla almeno una volta? Ricominciare? Adesso? E per altre undici volte?

Guardi il messaggio, guardi lei … è così bella mentre dorme. Soprattutto … dorme. Finisce che butti via il cellulare e ti rituffi tra le sue braccia. Inebriato dal suo profumo, incoraggiato dal suo sonno.

Gianpaolo D’Elia

vignetta di Pietro Vanessi 

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