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Ma io non ricordo. Io non voglio ricordare. La memoria è un atto volontaristico, come lo è il dimenticare. Credo di aver cancellato gran parte dei miei primi diciott'anni di vita, di averli ridotti in purea tramutandoli in innocui omogeneizzati per bambini. Cosa potrebbe esservi di peggio che lasciarsi incalzare da tutte quelle cianfrusaglie? La prima bicicletta, le prime lacrime, il vecchio orsacchiotto con un orecchio mangiucchiato. È una questione pratica, non soltanto estetica. Se ricordi troppo il tuo passato, finisci di conseguenza per deplorare il tuo presente. Basta guardare quello che è capitato a me, ecco perché mi sono ridotto così, la colpa non è mia. Permettetemi di correggervi: probabilmente è colpa vostra. E, di grazia, risparmiatemi i dettagli.
Ognuno di noi è solo e sempre colui che finge di essere.
Io non dispongo di quello che comunemente viene definito un carattere estroverso. Quando mi capita di conoscere persone di mio gusto, anziché dire di più e fare domande e dimostrargli che mi sono simpatiche, io mi chiudo come un riccio, ammutolisco come se mi aspettassi di essere loro antipatico o di non essere abbastanza interessante. E così, ovviamente, non mi trovavo abbastanza interessante. E la volta successiva io me ne ricordo, ma invece di trovare la determinazione necessaria per comportarmi meglio, sono di nuovo completamente bloccato. Mezza umanità sembra sicura di sé, l'altra metà si comporta in modo opposto, e io non so come si riesca a fare il salto da una metà a quell'altra. Per dar prova di sicurezza bisogna essere a priori sicuri e fiduciosi: non è altro che un circolo vizioso.
Ma poi è comparsa Gillian, e tutto comincia qui. Tutto comincia adesso.
Adesso. È una parola che mi piace. Adesso è adesso.
Non è più allora. Niente affatto. Allora se n'è andato. Non importa che abbia deluso i miei. Non importa che abbia deluso me stesso. Non importa che non mi riuscisse di farmi capire dagli altri. Questo accadeva allora, e allora non c'è più. Adesso è soltanto adesso.
Non si capisce mai con esattezza quale sia il momento in cui ci si innamora di qualcuno; non è vero, forse? Non esiste quel momento improvviso in cui la musica cessa e ci si guarda negli occhi per la prima volta, o cose di questo genere. Be', può darsi che per certa gente le cose funzionino così, ma sicuramente non per me.
L'amore piace più del matrimonio come i romanzi divertono più della storia.
Ho sorriso e l'ho baciato. Più tardi, ho riflettuto: ma se due uomini totalmente diversi fra loro come Oliver e Stuart possono entrambi innamorarsi di me, quale me io sarò mai? E quale me può innamorarsi prima di Stuart, poi di Oliver? La stessa me, oppure un'altra?
È intelligente, non l'ho mai negato, ma non abbastanza per capire che non basta.
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