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amore senza età

Da Guchippai
amore senza etàsiccome sono fondamentalmente masochista, continuo a leggere il blog del Corriere La ventisettesima ora, e, quando voglio farmi ancora più male, leggo pure i commenti. quello che non riesco mai a capire è se ci sono o ci fanno, visto che gli autori a volte tirano fuori delle considerazioni  da dementi, oppure dimostrano di vivere su di un altro pianeta. però, visto che ognuno ha diritto ad avere le proprie opinioni, alla fin fine mi limito a sorridere o a incazzarmi (a seconda dei casi), oppure a chiedermi se non sono piuttosto io che vivo su di un altro pianeta, visto che non mi riconosco praticamente mai nei tipi umani descritti. confesso che talvolta mi è pure venuta voglia di commentare a mia volta, però mi scoccia registrarmi, inoltre sto attraversando una fase di romitaggio, in cui la consapevolezza che al resto del genere umano non frega una cippa di quello che penso è particolarmente acuta. anzi, che cosa diavolo ci sto a fare ancora qui a scrivere sul mio blog? è giusto perchè non ho niente di meglio da fare... comuque sia, due giorni fa ho letto l'ennesimo post (ovvero questo) e mi è andata giù la catena. riassumo per chi non ha la pazienza di leggerselo: l'autore, che ha 58 anni, sostiene di essere ormai troppo vecchio per innamorarsi ed espone una serie di motivi a sostegno della tesi che dopo una certa età è meglio rinunciare ad innamorarsi. allora: intanto tira fuori i cinquantenni che si prendono le sbandate per donne che hanno 20-30 meno di loro. mi rendo conto che questo è un accadimento molto frequente, però non mi sembra che esista una regola in natura per cui un uomo di 50-60 e oltre anni si debba innamorare sempre e soltanto di una donna che potrebbe essere sua figlia. o no? che poi la maggioranza degli uomini lo faccia secondo me non ha nulla a che vedere con l'amore in sè, ma con il rifiuto di invecchiare e la paura di morire, e qui forse dovrei aprire una parentesi anche sulle donne, ma fa caldo. l'autore del post dice poi che trova penosi i suoi coetanei che si ammazzano per dimagrire e tenersi in forma, il tutto ovviamente finalizzato alla conquista di donne che hanno 20-30 anni meno di loro, difatti penso che se uno si accontentasse di una coetanea che avrebbe anche lei la stessa ciccia e la stessa mancanza di muscoli tonici, si dannerebbe di meno. tira poi fuori il fatto che questi signori si comportano in maniera non consona alla loro età vivendo passioni adatte ai venti-trentenni ma ridicole per loro. e questa è sacrosanta verità, però, ancora una volta, l'autore del post mi pare che abbia le idee confuse e che voglia confondere anche quelle del lettore. quello che avrebbe dovuto dire era che trova patetici gli uomini di 50-60 che si innamorano di donne di trent'anni più giovani e che di conseguenza tengono comportamenti ginnico/amorosi ridicoli, ma non che dopo una certa età non ci si deve più innamorare in generale. facciamo una distinzione: l'amore vero non guarda in faccia a niente, questo è vero, ma proprio per questo non guarda nemmeno in faccia all'età e agli addominali. possibile che non si possa pensare di innamorarsi di qualcuno che è nostro coetaneo, che condivide le nostre rughe, la nostra trippa e la mancanza di fiato dopo aver fatto cinque piani di scale? il problema secondo me è un altro, ovvero che un amore vero dopo una certa età è più difficile da trovare perchè le persone hanno molte più barriere a cinquanta che non a vent'anni (e quelle come me hanno anche molte più remore e paranoie). poi sì, ovvio che le cose possono anche non funzionare, anzi, è palese che non funzionano con un lui sessantenne che gioca a fare il ragazzino per tenere il passo con una trentenne, ma credo che fra persone che hanno un certo vissuto simile alle spalle sia tutto più semplice, da un certo punto di vista. la mia teoria sull'amore è che si tratta di un'illusione condivisa, per questo sono convinta che tra coetanei ci si illuda meglio, perchè ci sono meno differenze che portano ad aprire gli occhi sulla realtà di se stessi e dell'altro. ah, per evitare il problema dell'innamoramento senile, il furbo autore del post suggerisce di coltivare e tenere in piedi anche durante la terza età il rapporto preesistente, se uno ce l'ha; se invece uno è single, è bene ricorrere ad amicizie generose (e chiamale trombamicizie!!). insomma, è il caso che mio marito corra a rifornirsi di zappa e concime per coltivarmi a dovere, anche se non ha mai avuto il pollice verde. e con questa perla di saggezza, concludo.

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