<<Ho sempre l'impressione di fare più di quanto non mi spetti, io. Non che sia nemico del lavoro, intendiamoci; adoro il lavoro: mi affascina. Sono capace di starmene per ore e ore a guardarlo. E mi piace tenermelo vicino: l'idea di sbarazzarmene, quasi mi spezza il cuore. E non ne ho mai di troppo; accumulare il lavoro è diventato quasi una passione per me, in me: il mio studio è talmente pieno di lavoro, ormai, che difficilmente si potrebbe trovare lo spazio per mettercene ancora. Tra poco sarò costretto ad ampliare la casa.
E con quanta cura custodisco il mio lavoro! DIamine, una parte del lavoro che ho presso di me si trova in mio possesso da anni e anni, e non c'è sopra nemmeno una ditata. Sono estremamente orgoglioso del mio lavoro; ogni tanto, lo tiro fuori e lo spolvero. Nessuno meglio di me tiene il proprio lavoro in perfetto stato di conservazione>>
[<<Tre uomini in barca (per tacer del cane)>>, J.K. Jerome]