Le foto curiose e colorate di Annalisa ci mostrano gli angoli più affascinanti di Amsterdam e d quei suoi quartieri un po’ fuori dal Mondo
Slice of space-cake?
di Annalisa Zaccaria
Prima volta per me su Failcaffè e sono entusiasta che questa iniziazione venga celebrata dal reportage di una città che amo: Amsterdam!
Quest’anno ci sono tornata per la seconda volta, ma lasciarla è sempre molto triste per me. La mia non è una tristezza di quelle “Oh che peccato, è finita la vacanza, si torna alla routine quotidiana!” No! È qualcosa di più viscerale, più profondo: è come allontanarsi da qualcosa, qualcuno, con cui hai un legame, una sintonia… difficile da descrivere! Quando sono lì, non sono “turista ad Amsterdam”, ma la vivo grazie anche alla compagnia di un mio amico che è lì ormai da 8 anni; vivere una città ti permette di scoprirla davvero!
Resto sempre affascinata da quella particolare atmosfera che si percepisce la sera per le strade attraversate dall’incessante scorrere dell’acqua, silenziosa come le sue vie prive di auto… solo bici, spesso freccianti, più veloci dell’acqua sotto e la luce tenue, che crea scene quasi surreali… mai provato nulla del genere, è la pace!
Passeggiare tra i vicoli e avvertire a naso dov’è la “libertà”, la possibilità di allontanarsi restando lì per poter percepire tutto in modo ancora più sublime. Il sole, così raro e abbagliante è una caricatura: non riscalda, ma la sua sporadica presenza ti rende felice comunque, dona colori più caldi a questa città che sembra avere tanti segreti, tante storie…e per questo che è silenziosa: non può raccontarle, ma se la vivi, se la percepisci allora riesci a scoprire cosa custodisce e ti sorprende sempre! Amsterdam è una città non città, è un borgo medioevale, è poesia! Amsterdam suona “La noyee” di Yann Tiersen.