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Analisi a caldo della stampa embedded italiana sull’assalto del popolo egiziano all’ambasciata israeliana in Cairo, cinta da muri abusivi.

Creato il 10 settembre 2011 da Tnepd

Analisi a caldo della stampa embedded italiana sull’assalto del popolo egiziano all’ambasciata israeliana in Cairo, cinta da muri abusivi.

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La nostra disistima della stampa e delle televisioni italiane è ormai senza ritorno: una notizia che giunge da loro è quasi lo stesso che non sapere nulla o peggio ancora, dovendo poi faticare non poco a distingur eil vero dal falso. Evito di attingere da loro informazioni, sempre mendaci e manipolate. Anche quando sembrano assumere un tono oggettivo e neutro, basta un inciso, un aggettivo, per far capire ad un occhio esperto come tentano di formare la cosiddetta opinione pubblica, che è in realtà solo l’opinione “pubblicata” di chi redige la notizia. Quanto per intendenderci: i “territori occupati” diventano semplicemente “territori” ed in un passaggio successivo “territori contesi”. Il Muro della Vergogna e dell’Oppressione diventa “barriera difensiva”. Tutta la resistenza contro Israele è fatta da “terroristi” ed è “terrorismo”, che quando è fatto da Israele diventa “difesa” e “autodifesa”… Gli esempi di pervertimento spudorato del linguaggio sono innumerevoli ed un linguista ne potrebbe trarre materia per un grosso volume. Tutto ciò accade perché nei giornali italiani e mondiali Israele ha reclutato migliaia di pennivendoli. Per i politici vale il motto: “meglio investire nell’acquisto di un politico anziché in un carro armato”. Se potessimo avere la prova di quello di cui siamo intimante convinti ed è logico pensare, non sarebbe difficile dare una lunga lista di nome. Ma non è necessario. Il post precedente di Egeria è basato su notizie in diretta, da press-tv, ed altre fonti attinte durante la notte. Egeria non ha fatto un lavoro diverso o di qualità inferiore a quello dei giornalisti nostrani che ieri non erano certo nelle strade del Cairo. Attingono da agenzie e orientano la percezione del fatto presso i loro lettori-bue o che immaginano tali. Così il Corriere di Sion riporta la notizia, che la “morte” (per cause naturali? Polmonite? Infarto?) dei cinque poliziotti egiziani – allegramente uccisi da Israele – è avvenuta dopo «una serie di attentati compiuti il 18 agosto a Eilat…», come a dire che quando Israele ammazza qualcuno vi è sempre una valida e fondata ragione. Quindi non può che essere criminale la reazione del popolo egiziano avvenuta questa notte davanti all’Ambasciata israeliana… E dunque il pupazzo Obama fa bene ad aprire la sua bocca da pappagalo… Una informazione vomitevole, che non ci sembra di dover illustrare oltre. Si tratta del maggior quotidiano italiano. Figuriamoci il resto.

E «La Repubblica»? Esordisce con una dichiarazione del pappagallo Obama che invita l’Egitto «al rispetto delle leggi internazionali». Ma quali? Quelle che Israele e gli Usa hanno sempre violato con sommo disprezzo? Ormai, anche uno scolaretto può vedere come costoro chiamano il loro assoluto arbitrio la Legge. E non pretendono di essere il «popolo della Legge»? Mah! Altro vomito che si aggiunge al precedente.

(seguirà un monitoraggio a campione della stampa embedded)

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