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Analisi e gestione delle Patologie Croniche in Omeopatia Veterinaria

Creato il 01 agosto 2010 da Olikos

PAR. 78 Organon

Malattie croniche, vere, naturali sono quelle dovute ad un miasma cronico. Esse crescono costantemente e, nonostante il regime di vita igienico sia del corpo che della mente, non cessano di tormentare la loro vittima…..

Le costituzioni più robuste, le abitudini migliori, l’energia della forza vitale, per quanto grande sia, non aiutata, sono incapaci di resistere a tali malattie.

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La ricerca dei sintomi, citati prima e di tutti gli altri, deve quindi, nei casi di malattie croniche, esser fatta più accuratamente ed estesamente che sia possibile e spingersi fino ai più piccoli dettagli….

Inoltre i malati sono talmente abituati ai loro mali di vecchia data che non presentano, o ben poco, attenzione ai piccoli segni, spesso assai caratteristici e decisivi per la scelta del rimedio…..

PAR. 98

………pur tuttavia la ricerca del vero quadro morboso completo con tutti i dettagli per ogni malattia, ma specialmente nei mali cronici, richiede, nell’indagine, circospezione massima, delicatezza, esperienza, prudenza e molta pazienza.

RACCOLTA DEI SINTOMI NEI CASI CRONICI

La gestione delle forme croniche risulta spesso più difficoltosa e pericolosa di quella dell’acuto. Il caso cronico va quindi affrontato con estrema serietà, programmando accuratamente i tempi ed i modi della visita: è indispensabile programmare la visita ad un orario che ci consenta di non essere pressati da impegni successivi. La raccolta dei sintomi va fatta con estrema attenzione, cercando di acquisire il maggior numero di elementi possibile, entrando in sintonia con il proprietario. Un buon inizio potrebbe essere quello di invitare il proprietario a “raccontare” il proprio animale come se lo facesse ad un amico, descrivendone i lati più strani e quelle particolarità che rendono diverso il proprio animale da un altro. È sempre consigliabile documentare la patologia (se è possibile), con fotografie o con telecamera.

Interrogatorio omeopatico molto accurato in cui ci sia la giusta sintesi tra la capacità di stimolare il proprietario a raccontare spontaneamente quanti più sintomi possibili e quella di intervenire con domande specifiche su sintomi emersi in modo non chiaro. In particolare è necessario ricercare:

  • eventuali traumi fisici o psichici subiti dall’animale (morte del proprietario, nascita di un bambino in famiglia, etc) – Eziologia!
  • la storia attuale e remota con particolare attenzione a malattie più gravi, anche se molto lontane nel tempo
  • trattamenti terapeutici, prev. se  basati su antibiotici, cortisonici, ormoni, specialmente se protratti nel tempo: possono rendere inefficaci anche trattamenti omeopatici corretti
  • eventuali effetti negativi di trattamenti vaccinali (fenomeni di incoordinazione, disturbi della crescita, diarree croniche, etc.)

VALUTAZIONE DEI SINTOMI NEI CASI CRONICI

Cercare di prescrivere un rimedio corretto: non deve provocare pericolosi fenomeni di soppressione e deve agire secondo la legge di Hering. Infatti nel cronico la patologia è l’espressione deviata verso un “equilibrio” che l’organismo ha raggiunto per gradi e quindi la stimolazione deve essere molto dolce e precisa. Scegliere il rimedio sulla totalità dei sintomi presenti, facendo una netta valutazione fra i sintomi che rappresentano la pura manifestazione della patologia in atto e quelli che sono l’espressione del meccanismo di difesa dell’organismo (può essere utile appoggiarsi a due o più repertorizzazioni):

  • paure e fobie (disagio dell’animale)
  • desideri ed avversioni (espressione della carenza od eccesso di determinate sostanze): questi sintomi sono presenti in modo chiaro quando l’animale è alimentato in modo naturale!
  • rapporto con l’ambiente in senso lato: caldo, freddo, umido, correnti d’aria stagioni, clima marino o di montagna, etc.
  • sintomi fisici o locali specialmente se ben modalizzati ed intensi

SCELTA DELLA POTENZA NEI CASI CRONICI

La scelta della potenza è condizionata dalla profondità delle lesioni presenti:

  • nelle patologie funzionali con interessamento organico leggero si possono utilizzare potenze medio-alte (30, 200 e 1000 CH) in dose unica
  • nelle patologie lesionali o lesionali gravi sono indicate le dosi ripetute usando  le potenziate scala CH  in gocce in plus, o le cinquantamillesimali

“Ma quando occorre somministrare ripetutamente uno stesso rimedio, come è indispensabile fare per guarire una malattia cronica grave, è sufficiente variare ogni volta un po’ la dinamizzazione della dose somministrata, perché la forza vitale riceva il rimedio tranquillamente e, per così dire, di buon grado. Il rimedio potrà quindi essere somministrato anche a brevi intervalli avvertendo dopo ogni somministrazione un miglioramento. Per  ottenere questo lieve cambiamento del grado di dinamizzazione è sufficiente scuotere cinque o sei volte la soluzione contenente i globuli, prima di ciascuna somministrazione……..”

S. Hahnemann “Le malattie croniche” prefazione della II edizione

CRITERI DI RIPETIZIONE NEI CASI CRONICI

Nelle patologie croniche la regola di base è di saper attendere: infatti il tempo di guarigione di una malattia cronica è direttamente proporzionale alla sua permanenza nell’organismo: bisogna quindi dare il tempo materiale all’organismo per “destrutturare” la patologia. Infatti i casi che hanno evoluzione lenta e progressiva verso la guarigione sono quelli che hanno in genere la miglior risposta terapeutica.

Dato il rimedio si possono avere 3 possibilità:

  • non compare alcuna reazione: potrebbe essere una reazione lenta e progressiva, per cui aspettare qualche giorno piuttosto che bloccare l’azione del rimedio con una ripetizione errata della dose. Eventualmente somm. Placebo (per placare le attese del proprietario).  Nessuna reazione: rivalutare la situazione, eventualmente alzare la potenza o cambiare rimedio
  • compare un aggravamento: aggravamento dei sintomi mentali: positivo solo se di durata breve (tranne che nelle patologie comportamentali inveterate). Aggravamento dei sintomi mentali e fisici: positivo solo se i sintomi mentali aggravano per poco tempo. Aggravamento dei soli sintomi fisici con miglioramento dei sintomi mentali: ottima prognosi

Cosa fare:

Se si stanno usando le potenze in plus o le LM, sospendere subito la somm. fino al termine dell’aggravamento. Se si è usata la dose unica aspettare il termine dell’aggr. usando eventualmente placebo per sostenere il proprietario.

Antidoto del rimedio utilizzato: solo nel caso di aggravamento severo, oppure somministrazione ripetuta (alcune volte al giorno) di una potenza bassa (4 – 5 CH) del rimedio utilizzato

  • comparsa miglioramento: Miglioramento lento: aspettare. Miglioramento rapido in malattie molto gravi: aspettare ed ad azione completamente esaurita del rimedio, ripetere la stessa potenza; si è autorizzati a passare ad una potenza più elevata solo se la ripetizione della stessa potenza non sortisce più lo stesso effetto terapeutico. Miglioramento rapido in malattie non molto gravi: aspettare, e, solo ad azione completata del rimedio, ripetere la stessa potenza o provare a salire di potenza

IL VERO RISCONTRO CAPACE DI DARE LA CERTEZZA DI AVER SCELTO IL RIMEDIO CORRETTO E’ SEMPRE DATO DALLA VERIFICA DELLE LEGGI DI HERING!


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