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Analisi Monti

Creato il 31 marzo 2011 da Palotto

Lunedi presso la sede di Rifondazione di Asti si è tenuta la conferenza stampa con i giornali locali. L’argomento è stato il risultato dei questionari diffusi nelle scuole dai GC.
Martedì è uscito un’articolo su La Nuova Provincia e mercoledì su La Stampa, venerdi dovrebbe uscire sulla Gazzetta d’Asti.

Ecco l’analisi dei questionari distribuiti al Monti.

Analisi Monti

Similmente ai dati raccolti al Liceo Classico risulta che, per i ragazzi del Monti, chi si occupa maggiormente dei problemi dell’istituto sono principalmente il Dirigente scolastico e il Consiglio d’Istituto. Provincia, Comune e Regione sono secondari ed ultimo il Ministero della Pubblica Istruzione.

I metodi di azione risultano in ordine di importanza:
-Manifestazione ed occupazione della scuola;
-Lettera al Sindaco ed ai giornali;
-Lettera al presidente della provincia;
-Rivolgersi ad un partito e lettera alla Gelmini.

Per quanto riguarda le manifestazioni circa la metà dei ragazzi pensano che siano utili e metà inutili e allo stesso modo partecipano e non partecipano. La maggior parte però è convinta che siano organizzate male.

I rappresentanti sono conosciuti e godono di una buona fiducia da parte degli studenti: l’idea generale è che “Sono disponibili ed hanno sempre cercato, nei limiti delle loro possibilità, di risolverei problemi”. Sono presenti anche sporadiche critiche che ho voluto riportare:
“non si espongono abbastanza”, “non si mettono in gioco”, “si soffermano su cose inutili”, “devono farsi sentire di più”.

Altra domanda su cui ci siamo soffermati è “Cosa non ti piace della tua scuola”.
In generale gli edifici, particolarmente la succursale definita come una struttura grigia, l’organizzazione e le lezioni al sabato.

Analisi Monti

Succursale immagine 1

Analisi Monti

succursale immagine 2

 

Alla domanda “Cosa fai per cambiarlo?” le risposte sono principalmente 3:
-Nulla
-Cosa posso fare io?
-Non spetta a me

Per quanto riguarda la comunicazione i ragazzi vorrebbero veder potenziati le assemblee, il sito della scuola, il giornalino, la bacheca e il volantinaggio.

Conclusioni:
Per quanto riguarda “chi si occupa della scuola” si può notare che i ragazzi diano molta importanza agli organi che conoscono come Preside e Consiglio, ignorando il fatto che gli edifici scolastici sono della Provincia e non sapendo di chi sia veramente la responsabilità.

Un’altra cosa che mi ha colpito molto è il perchè di chi considera la manifestazione inutile:
“tanto dall’alto non si viene ascoltati”.
Questo luogo comune è già presente nei ragazzi mentre la manifestazione dovrebbe essere un momento in cui si fa sentire la propria voce, il proprio dissenso, il proprio schifo verso chi gestisce il potere. Se non si viene ascoltati poi bisognerebbe urlare ancora di più!

La parte che mi ha colpito di più è però quella relativa alla domanda “Cosa fai per cambiarlo?”.
Le risposte direi che rispecchiano perfettamente l’attuale società.
C’è a chi non interessa il problema, c’è chi è rassegnato in partenza perchè non sa cosa fare e c’è chi pensa che non sia compito suo.
Su questo mi piacerebbe poter incidere facendo vedere che innanzitutto se le cose non le cambiamo noi non lo farà nessuno e che se non ci si muove dal basso dall’alto non cambia niente.
Inoltre ci sono delle possibilità per cambiare le cose: iniziare a muoversi, iniziare a farsi sentire veramente, iniziare a parlare di certi problemi non ignorarli, iniziare a cambiare le cose insieme.
Questo è quello che vorremmo fare come Giovani Comunisti  con i ragazzi della scuola.

I dati relativi ai rappresentanti di istituto sono molto diversi rispetto a quelli del Liceo Classico. Questo dato potrebbe essere influenzato dal fatto che al Monti i questionari sono stati distribuiti proprio dai rappresentanti mentre al classico dai nostri ragazzi.

PRESA VISIONE DEI QUESTIONARI I GC ASTI SI IMPEGNANO A:

- Contattare le testate giornalistiche locali, diffondendo la voce degli studenti. (fatto)

- Inviare a Comune e Provincia una dettagliata lettera, descrivendogli il malessere che gli studenti provano a studiare in scuole fatiscenti. Descrivendogli come essi pensino che la scuola sia arrivata a questo punto di degredo, raccontandogli la loro rabbia. Sollecitandoli finalmente ad attivarsi!

- Continuare la nostra azione politica e culturale a contatto con gli studenti, con le scuole, con le università. Sensibilizzando questi soggetti a principi di buona politica, dal basso, attiva e propositiva, capace ancora di appassionare!

- Prendere, ancora, e ancora, contatto con i Rappresentanti di Istituto proponendogli di collaborare e fornendogli strumenti e idee che possano formare al meglio la conoscenza del rappresentante e dello studente che voglia incidere nella sua scuola. Collaborare per organizzare meglio la protesta degli studenti. Collaborare per essere più incisivi. Per questo gli riprononiamo, pubblicamente, di continuare con noi l’esperienza del Coordinamento Scuola, luogo di confronto ed elaborazione che purtroppo i rappresentanti (come altre forze politiche e sociali giovanili) hanno, per la quasi totalità, abbandonato nel giro di 2/3 incontri. Le nostre porte sono apertissime alla vostra voglia di attivarvi ed impegnarvi per gli studenti! Approfittatene!

Grazie a tutti i rappresentanti di istituto per aver distribuito i questionari nelle classi! In modo particolare Federico.


Luca Rondoletti

Coordinamento Provinciale Giovani Comunisti Asti

 



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