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Anche questo Festival, è finito.

Creato il 17 novembre 2013 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1

Anche questo Festival, è finito.

FILM IN CONCORSOLa giuria internazionale, presieduta da James Gray e composta da Veronica Chen, Luca Guadagnino, Aleksei Guskov, Noémie Lvovsky, Amir Naderi e Zhang Yuan ha assegnato i seguenti premi: 
- Marc'Aurelio d'Oro per il miglior film: Tir di Alberto Fasulo- Premio per la migliore regia: Kiyoshi Kurosawa per Sebunsu kodo (Seventh Code)- Premio Speciale della Giuria: Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk- Premio per la migliore interpretazione maschile: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club- Premio per la migliore interpretazione femminile: Scarlett Johansson per Her- Premio a un giovane attore o attrice emergente: tutto il cast di Gass (Acrid)- Premio per il migliore contributo tecnico: Koichi Takahashi per Sebunsu kodo (Seventh Code)- Premio per la migliore sceneggiatura: Tayfun Pirselimolu per Ben o deilim (I am not him)- Menzione speciale: Cui Jian per Lanse gutou (Blue Sky Bones)
CONCORSO CINEMAXXI
- Premio CinemaXXI per il miglior film (riservato ai lungometraggi): Nepal Forever di Aliona Polunina- Premio Speciale della Giuria CinemaXXI (riservato ai lungometraggi): Birmingemskij ornament 2 (Birmingham Ornament 2) di Andrey Silvestrov e Yury Leiderman- Premio CinemaXXI film brevi: Der Unfertige (The Incomplete) di Jan Soldat- Menzione Speciale CinemaXXI cinema breve: The Buried Alive Videos di Roee Rosen
CONCORSO PROSPETTIVE DOC ITALIA
- Premio Doc It - Prospettive Italia Doc per il Migliore Documentario italiano: Dal profondo di Valentina Pedicini- Menzione Speciale: Fuoristrada di Elisa Amoruso.
Anche questo Festival, è finito.
MIGLIORE OPERA PRIMA/SECONDA 
- Premio Taodue Camera d'Oro per la Migliore Opera Prima/Seconda: Out of the Furnace di Scott Cooper- Premio Taodue Miglior produttore emergente: Jean Denis Le Dinahet e Sébastien Msika per Il sud è niente
PREMIO BNL DEL PUBBLICO PER IL MIGLIOR FILM
Il pubblico ha assegnato il Premio BNL del Pubblico per il miglior film a Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée.
Formulando quello che dovrebbe essere il mio personale commento, dico:Mi prendesse in pieno un Tir sul Grande Raccordo Anulare se dico che a me, quel premio alla voce della Johansson, sa di contentino. Poi diciamo che ancora devo riprendermi dal post: "ci dispiace signori, sala piena".  Dopo tante corse da una sala all'altra sono riuscita a perdere Dallas Buyers Club, così come altri film che sono stati premiati. Rimane comunque una bellissima avventura, da vivere almeno una volta nella vita. Felice di vedere tra i premiati Acrid, ritratto a struttura circolare delle donne iraniane. Per la menzione speciale a Blues Sky Bones dico che il film non mi è dispiaciuto del tutto, interessante l'idea di raccontare la storia di un giovane alle prese con il proprio passato. Il regista lo fa mescolando la storia della rivoluzione culturale cinese, dei genitori di questo giovane, al proprio presente. Significative alcune sequenze così come la componente musicale, molto epica. Però il film pecca di un trucco a dir poco ridicolo, e questo un regista non può sottovalutarlo. 
L'idea di perdere completamente i contatti con il mondo terreno, devo dire che è affascinante. In quel continuo e accelerato "entra-esci-corri" da una sala all'altra, tutto il resto ti si stacca di dosso. Il reale scivola via e lo riprendi solamente una volta arrivato a casa, e non sempre è così. A volte ci vuole più del previsto, capita che ancora nel letto tutte le immagini ti scorrono davanti, sopra al soffitto. Le musiche dei film lasciati in sala, il frastuono generale, i flash delle macchine impazzite davanti al red carpet. Le urla delle ragazzine e i caffè al volo tra una visione e l'altra. L'odore della pioggia che ha accompagnato gran parte dei nostri giorni all'Auditorium e le risate, le discussioni per idee che quasi mai coincidono. Gli amici e i colleghi che ti tengono il posto in sala e gli sguardi pieni di vita e passione. Quando rientriamo alla vita normale, dopo un viaggio o una qualsiasi esperienza significativa, non si è mai uguali a prima. E' vero. Ora che, anche questo Festival è finito, ci sentiamo sospesi tra il senso di sollievo e liberazione e il senso del distacco che un po' ci turba. Anche se non si riesce ad ammetterlo, ma è così. Amiamo e odiamo ciò che facciamo al punto di non distinguerci più dal resto del mondo. Ci annulliamo, crediamo che la nostra vita abbia un senso solamente davanti a quel grande schermo che, non smette mai di raccontarci storie...
Questo è il mio primo lavoretto di montaggio con iMovie. Fatto al volo e senza alcuna competenza, anche se vorrei imparare di più. Qui c'è il nostro amore per il cinema, solo alcune immagini che parlano di noi e raccontano quello che è stato "Il nostro Festival". Lo dedico a tutti i miei amici e colleghi, quelli veri.
                       

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