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“Anche un’occupazione inevitabile è un’occupazione ingiusta”

Creato il 12 novembre 2010 da Luci

(amos oz).

una decina di attivisti “free palestine”  ha contestato oggi Amos Oz a torino.

l’articolo che descrive la vicenda riporta anche la seguente frase, che mi fa chiedere se sono più ignoranti gli attivisti di free palestine o il giornalista che l’ha scritto:

Free Palestine è la stessa organizzazione che nel 2008 contestò la partecipazione al Salone del Libro di Amos Oz, David Grossman e Abraham Yehoshua, scrittori israeliani considerati filo-governativi.

ho avuto l’onore di incontrare personalmente david grossman, a un incontro sulla pace in medioriente, conobbi un uomo che aveva appena perso il figlio e che si batteva per la fine di una guerra e per l’inizio di un dialogo vero.

ho letto molti suoi libri, come ne ho letti di amos oz, fra cui uno, “contro il fanatismo” che decisamente consiglierei di leggere alla decina di liberatori della palestina.

osservo in questa contestazione lo stesso identico, stupido, idiota disegno di molti gruppi e gruppettari, per i quali il “nemico” non è colui che apertamente ti combatte, ma colui che invece ti è politicamente più vicino.

si contesta amos oz, che in patria è considerato filo palestinese, si contesta grossmann e yehoshua che in una pubblica conferenza stampa dichiararono più che esaurito il diritto di israele all’autodifesa.

e ci leggo sempre lo stesso idiota disegno:

non il perseguimento di un nobile obiettivo (quale io ritengo sia l’autodeterminazione della palestina e il principio di due popoli due stati) ma l’imbecille autocelebrazione, autocompiacenza, autoreferenza.

quei dieci piccoli uomini si sono conquistati un articolo di giornale, non hanno mosso di un millimetro la situazione in medioriente ma stasera potranno dire agli amici durante l’aperitivo che “gliele hanno cantate, a quel fascista di amos oz”.

a volte leggere libri dovrebbe essere imposto per legge…


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