Ancona: geometra si rende invisibile al Fisco per 19 anni. Evade 1,4 milioni di euro e viene denunciato.

Evasore totale per 19 anni - l'ultima dichiarazione fiscale l'aveva presentata nel 1993 - un geometra e disegnatore tecnico che lavorava 'a domiciliò presso imprese del territorio, è stato smascherato dopo una verifica fiscale condotta dalla Guardia di finanza di Osimo (Ancona). 
L'uomo avrebbe evaso oltre 1,4 milioni di euro, ed è stato denunciato alla magistratura per omessa dichiarazione dei redditi e distruzione di documenti contabili.
Con una residenza anagrafica fittizia a Osimo, il geometra viveva insieme alla famiglia in un comune vicino, in un appartamento per il quale contratto e forniture di servizi erano a nome della moglie. 
Lui svolgeva la propria attività direttamente presso le sedi dei clienti, in prevalenza imprese, e fatturava le prestazioni utilizzando la sua vecchia partita Iva di geometra, cessata il 30 dicembre del 1993, quando aveva smesso di pagare le tasse. 
Con una semplice parvenza di regolarità fiscale, consentiva ai clienti, ignari di tutto, di dedurre le spese sostenute e detrarre l'Iva versata. Poi, una volta ricevuto il pagamento, il geometra distruggeva la copia delle fatture in suo possesso, per eliminare ogni traccia documentale dell'evasione e impedire che il suo giro d'affari imponibile potesse essere ricostruito a posteriori. 
Il professionista però non aveva fatto i conti con le Fiamme gialle, che, al termine di pazienti controlli incrociati fatti presso i suoi clienti, sono riuscite a individuare ben 241 fatture emesse e distrutte nel periodo 2003-2011. Un meccanismo che, oltre a consentirgli di evadere le imposte dirette gli permetteva di appropriarsi anche dell'Iva destinata all'Erario riscossa dai clienti. Servizi di ricognizione, osservazione e pedinamento, ma anche fonti aperte hanno portato i finanzieri fino a lui: il geometra aveva perfino un proprio sito internet, in cui raccontava della partecipazione a mostre ed eventi pubblici. 
La verifica fiscale si è conclusa con la contestazione di compensi percepiti e non dichiarati al fisco per circa 1,2 mln di euro, e 240 mila euro di evasione dell'Iva. L'evasore è stato anche denunciato alla procura della Repubblica di Ancona per i reati di distruzione e/o occultamento dei documenti contabili obbligatori e per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi. Una curiosità: il giorno stesso dell'avvio della verifica, il professionista aveva aperto una nuova partita Iva, ufficializzando la propria posizione davanti al fisco. Troppo furbo, e troppo tardi.

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