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ancora in viaggio?

Da Silvie

Siamo tornati a Roma dalla Sardegna. Ecco avete presente quelle persone che dicono non vedo l’ora di tornare in città?  Ecco io no. Io lo devo dire a me il rientro dalle vacanze mi mette un’angoscia ma un’angoscia ma un’angoscia.

E quindi visto che dalla redazione sono ancora libera e anche il santuomo sta settimana  non ha ancora riunioni né set è partita la telefonata ai nonni. Ehi ciao come state? Tutto bene? Siete ancora lì al mare in Puglia? Ma va? Ma dai la casa sembra vuota senza nipotini?

Bene arriviamo domani.

Ed eccoci di nuovo qui. Mare e sabbia ma anche un po’ più di computer, un po’ più di contatto con il mondo che comunque non è che puoi proprio ignorare il fatto che sia quasi settembre.

Ma diciamo che il mio senso della fuga m’impone di stare lontana il più possibile da quello che farò durante tutto il prossimo anno.

E siccome il mio senso della fuga ultimamente mi fa fare strani pensieri diciamo che è meglio che me ne stia buonina buonina quaggiù in Puglia per ancora qualche giorno.

Che poi mio marito non aiuta quando mi dice che il suo sogno è di andare a vivere tutti e tre a New York. Altro che campagna, sogno bucolico, viti e alveari.

Ma come si fa? Io avevo bisogno di uno che mi diceva cara compriamo la macchina sei posti e la casa in montagna così portiamo i bambini a far villeggiatura il week end.  Così mi mettevo l’anima in pace.

Invece l’anima in pace non ce la mettiamo. Che è vero che vivere al centro di Roma è un’esperienza bellissima e che è uno dei posti più belli al mondo. Però è vero che quando ci fermiamo per qualche anno cominciamo a  pensare a tutto il resto del mondo che ci manca da vedere da vivere da annusare.

E ora da mostrare a questo piccolo Inuit che ci cresce tra le mani.


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