Ciao ragazzi, torno alla carica con un aggiornamento sul 457 per chi fosse interessato.
Diciamolo chiaramente: gli allarmismi lanciati dal primo ministro e dal ministro per l’immigrazione che ho riportato nel post precedente stanno scatenando un dibattito infinito sull’argomento. Un dibattito che potrebbe anche essere distruttivo, se non fosse che vi sono fior fior di esperti che bilanciano gli allarmismi del ministro offrendo ragionamenti di estremo buon senso per far capire a tutti, aussie e stranieri, che il 457 serve all’Australia.
L’Australia è un’economia globale e ha bisogno di visti temporanei come il 457 (soprattutto per alcuni settori) perché francamente senza questo visto non troverebbero la manodopera necessaria. Questo punto deve essere chiaro. Ma al di là del dibattito tra chi accusa l’atteggiamento del governo un po’ xenofobo e chi appoggia il governo sul ridimensionamento del 457, qui è importante capire che cosa sta succedendo in concreto. Tante parole, tanti dibattiti, ma di concreto ancora non si vede nulla.
Si sentono polemiche, si vedono lavoratori che protestano per essere stati sfruttati con il visto 457, si vedono lavoratori australiani ch emanifestano per chiedere al governo che prima vengono ”local ” e poi i 457….e si sentono esperti minimizzare su quanto sta accadendo. Il risultato è una bella isteria collettiva sul 457 che probabilmente terminerà dopo il voto per eleggere il nuovo governo federale il prossimo settembre. Politica ci cova, come sempre.
Partiamo dai numeri, che sono numeri e ci forniscono pertanto certezze.
Visti 547 emessi dal 2004 al 2012
2011-12: 125,070
2009-10: 67,980
2007-08 : 110,570
2003-04: 39,500
Per il governo queste cifre sono a dir poco allarmanti, ma i rappresentanti tendono a precisare: “La nostra preoccupazione è giustificata non tanto da questi numeri, ma dall’uso indiscriminato che si sta facendo del visto 457”. A chiarire la situazione è intervenuto un tipo di nome Grant Williams, un famoso agente dell’immigrazione di Sydney che tiene un blog molto seguito. Ecco il link all’articolo: http://immigrationptyltd.wordpress.com/2013/03/28/457-visa-hysteria-is-this-policy-or-publicity/
Anche lui ha commento l’agitazione, se non l’isteria, che si asta alzando intorno alla questione del 457 che preoccupa giustamente tutti quei lavoratori stranieri che ci hanno messo anima e corpo per ottenerlo o che vorrebbero ottenerlo per avere un futuro migliore.
Vi riporto, riassumendo, il concetto espresso da questo Grant che mi pare persona di grandissimo buon senso.
L’immigrazione è un sistema nazionale enorme. Cioè è un gran bel casino, mi permetto di interpretare. Se chiedete a un impiegato del Dipartimento Immigrazione e Cittadinanza (DIAC) qual è la giornata tipo in ufficio, probabilmente ti risponderà che in media si ricevono 13.000 domande di visto, 11.500 richieste di visti temporanei, 500 richieste per la residenza permanente e circa 300 richieste di cittadinanza australiana. E’ quindi facile immaginare che qualche problemuccio sorga nella gestione di questa mole di pratiche. E anche tra i più onesti può nascondersi il disonesto che approfitta della situazione. E’ normale, accade in qualsiasi sistema, dalla gestione del fisco a quella del lavoro. Quindi perché non potrebbe capitare anche nella gestione dell’ormai famosissimo visto 457?
Il punto non è chiedersi se accade. Certo che cose come queste succedono. Il punto è chiedersi quante volte queste cose succedono e perché. La risposta non piace al primo ministro e nemmeno al ministro per l’immigrazione. Cioè che i furbetti si nascondono anche tra gli operatori che gestiscono i visti 457. O tra gli stessi datori di lavoro.
Bene. Per Grant il ministro per l’immigrazione, oltre a snocciolare i dati sull’aumento per lui allarmante dei visti rilasciati, non è riuscito a formulare una prova che sia una che giustifichi l’allarme che lui stesso ha sollevato.
Il ministro è preoccupato dal fatto che la crescita delle richieste di 457 stia superando la crescita complessiva dell’occupazione. Per il ministro i 457 stanno praticamente aumentando così tanto da far correre il rischio agli australiani di non trovare lavoro. Pazzesco. E ora vi spiego perché, o meglio vi dico come Grant lo ha spiegato. Se guardiamo i numeri, nel febbraio 2013 i visti 457 sono 107.501, mentre la forza lavoro totale in Australia è rappresentata da circa 12.231.000 di persone (fonte: http://www.immi.gov.au/media/statistics/statistical-info/temp-entrants/subclass- 457.htm)
Quindi i titolari del 457 rappresentano lo 0,87% della forza lavoro totale. Direi una grande minaccia, davvero. Per il ministro questi lavoratori temporanei stanno “rubando” il lavoro ai ragazzi che terminano gli studi…ma magari il ministro non lo sa che per fare il chirurgo o il commercialista occorrono certe qualifiche e soprattutto anni di esperienza che i ragazzini diplomati non possono avere.
Per il ministro, in ogni caso, il datore di lavoro deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile per cercare la forza lavoro che gli serve tra gli australiani. E il ragionamento non fa una piega, ma ci sono interi uffici che al dipartimento immigrazione lavorano proprio per segnalare quali sono i settori in cui c’è carenza di manodopera (la famosa Skilled Occupation List per esempio…)…improvvisamente questi uffici non servono più? Boh…
In parole povere, tra i datori di lavoro si nascondono i cattivi e i furbetti, ma non tutti i datori di lavoro sono cattivi. Solo che il governo ha pensato bene di farli saltare tutti così di sicuro saltano anche i cattivi e chissenefrega dei danni collaterali.
In realtà, come premesso, tutto ciò puzza di campagna elettorale. A settembre 2013 si terranno le elezioni per eleggere il governo federale, quindi temi come l’immigrazione “incontrollata” e “prima vengono i nostri, poi gli stranieri” vengono costantemente tirati fuori perché attirano sempre un sacco di voti.
In ogni caso, per tirarvi su il morale, vi riporto la copia del visto 457 recentemente approvato al nostro amico Andrea che a quanto pare andrà a lavorare in Australia e guadagnerà pure bene. Ma bene bene, Porcaccia la miseria. Bravo Andrea!
E con questo vado a nanna, buonanotte ai sognatori!