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ancora monelle....

Da Monnalisa @monnalisaesse
ancora monelle.... ancora monelle.... ancora monelle.... DOROTHY lei è stata la prima monella che ho creato...in questo giugno... dolce,romantica che sembra una bambina cosi pulita,acqua e sapone... esprime quell’ingenuità e quella curiosità proprie di una piccola bambina che guarda il mondo senza malizia o pregiudizi. E La mia voglia di fare gli occhi dipinti ,provando e riprovando sinceramente non sono stata al top ,ma sbagliando si impara....
VORREI DEDICARE DOROTHY ALLE MIE PICCOLE FANS
E ANCHE QUESTA BELLA FIABA:
"LA BAMBOLA"
C'era una volta una povera donna che era rimasta vedova ed aveva una bambina. Erano tanto povere che spesso non avevano da mangiare e la bambina aveva dei vestiti tutti laceri.
Un giorno però alla bambina apparve una fata che le disse: «Povera bambina, non aver paura, io ti voglio aiutare. Prendi questa bambolina; quando avrai fame basterà che tu le dica “preparami la tavola” e lei ti farà apparire tutto quello che vuoi mangiare. Se poi ti servono soldi, prendi una coperta, mettici la bambola seduta sopra e lei ti farà tante monete d'oro». Subito la fata sparì e la bambina stringendo la bambola magica fra le braccia, corse felice dalla mamma.
Da quel giorno la loro condizione cambiò; ogni giorno diventavano più ricche e facevano una vita da signore.
Una vicina di casa a vedere quell'improvvisa fortuna si rodeva dall'invidia, stava continuamente a spiare la loro casa e diceva: «Ma come avranno fatto a diventare così ricche?».
Un giorno non potendone più, andò dalla donna e le disse: «Ma da dove viene tutta questa vostra ricchezza? Forse sotto c'è qualcosa di losco?».
«Ma no, ma no, fece la donna, dobbiamo ringraziare questa bambola! » e le raccontò tutta la storia. Subito la vicina volle la bambola per provarla anche lei, la portò a casa sua e la diede a sua figlia.
Questa, come le aveva detto sua madre, prese la bambola e le disse: «Preparami la tavola», ma quella non si mosse. Allora la donna prese la sua coperta più bella, la stese per terra e ci misero la bambola seduta sopra, ma questa invece delle monete d'oro che si aspettavano fece la cacca.
Stizzita la donna prese la bambola, la stropicciò tutta e la buttò in mezzo alla strada.
Da quelle parti si trovò a passare il figlio del re. Improvvisamente egli fu assalito da un violento mal di pancia e volendo liberarsi di un bisogno, si appartò proprio nello stretto vicolo dove era stata buttata la bambola.
Soddisfatto il bisogno, il principe si accorse di non aver niente con cui pulirsi. Si guardò un poco intorno, scorse la bambola a poca distanza e pensò che poteva usare il vestito di quella.
La prese e fece per pulirsi, ma non appena l'accostò al sedere, la bambola ci rimase attaccata.
Il principe tentò di staccarla, ma non ci riuscì e per di più ogni volta che tirava si faceva un male terribile.
Prese allora a strillare: «Chi mi stacca la bambola dal sedere diventerà mia sposa! Chi mi stacca la bambola dal sedere diventerà mia sposa!» La vicina invidiosa lo udì ed accorse prontamente con la figlia e insieme cominciarono a tirare la bambola dal sedere del principe, ma più tiravano più quello strillava per il dolore.
Infine arrivò la vera proprietaria della bambola, che non appena la toccò riuscì a staccarla.
Grato il principe la chiese in sposa e quella accettò, così si sposarono e vissero felici e contenti.


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