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Ancora sulla TPO: un’inchiesta di Bloomberg evidenzia le ragioni del suo successo (50% di ritorno sull’investimento!)

Creato il 03 aprile 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

In un articolo di Alex Duff e Tariq Panja pubblicato su Bloomberg ai primi di marzo, i due giornalisti hanno approfondito l'argomento della TPO (Third-Party Ownership) intervistando operatori del settore e producendo così una fotografia d'insieme. Qui trovate una breve sintesi, ma vi consigliamo di leggere l'intero articolo che riporte esempi concreti che aiutano a far capire la portata dell'argomento.

 

Ray Ranson, ex giocatore della Premier League inglese, è il fondatore e amministratore delegato di R2 Asset Management Ltd. Gestice, fra l'altro, un fondo di investimento operativo nel mercato delle TPO, che ha investito circa 62 milioni di Euro su 20 calciatori che giocano in Europa.

Nell'intervista rilasciata a Bloomberg, Ransong ha spiegato come questo settore si sta muovendo e che tipo di interessi economici sono alal base del suo sviluppo.

In primo luogo, Ranson, dice che il suo fondo ha consentito dei rendimenti di circa il 50% in due anni. Ci sono almeno 11 fondi di investimento principali saldamente presenti sul mercato, che hanno investito in centinaia di giocatori negli ultimi anni (Cristiano Ronaldo è l'esempio più famoso). Otto di questi fondi attualmente hanno più di 500 milioni di dollari investiti su diritti di trasferimento e l'investimento medio è di 1 milione di Euro per ottenere il 50% del cartellino di un giocatore.

Alcuni investitori nascondono i loro interessi in atleti in società off-shore situate in paradisi fiscali, altre offerte vengono effettuate attraverso le cosiddette "letterbox companies" nel Regno Unito e nei Paesi Bassi.

Come nel settore del private equity, questi fondi hanno diritto ad una commissione di gestione (2-3%) e ad una quota dell'utile sulle vendite, che può arrivare fino al 20%.

 

Una possible distorsione è rappresentato dalla possibilità che anche un agente di calciatori possa acquistare delle quote dei giocatori che rappresenta, creando un potenziale conflitto di interessi (che sarebbe ancora più interessato a frequenti cambi di squadra e le escalation di carriera, in modo da aumentare che guadagno diretto e indiretto).

Al fine di evitare perdite di giocatori (se il Club non vuole vendere anche se riceve un'offerta), i contratti di Ranson includono la possibilità di spostare l'accordo su un altro giocatore, e se il contratto scade le squadre possono pagare una penale se non risolvono il problema. 

 


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