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Ancora un disastro ambientale in Campania nell’indifferenza delle istituzioni.

Creato il 18 aprile 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Antonio Casolaro
Va a fuoco il sito di stoccaggio di Bellona; un’ enorme nube tossica provoca paura tra la popolazione.  
Ancora un disastro ambientale in Campania nell’indifferenza delle istituzioni. Ha bruciato tutto il giorno di ieri , dalle prime luci dell’alba fino a notte inoltrata, il sito di stoccaggio di rifiuti speciali di Bellona, nel Casertano a nemmeno un mese dal megarogo doloso sviluppatosi presso l’inceneritore di Acerra dove andarono in fumo migliaia di tonnellate di eco balle. 
Ancora un disastro ambientale e ancora incredibilmente in quella Campania che vede susseguirsi emergenze rifiuti e crimini ambientali ormai con regolarità da 20 anni a questa parte. 
Sono ancora incerte le cause del rogo per gli inquirenti anche se con ogni probabilità si tratta del solito rogo doloso appiccato dalla malavita con la complicità della politica e delle istituzioni locali.
 Come è noto, infatti, la criminalità organizzata fa affari d’oro con il rifiuto speciale, residuo della combustione, che ha dei costi di smaltimento molto più elevati. Intanto della Ilside Srl, società che gestisce il sito di Bellona, fanno sapere che nessun estraneo è entrato ad appiccare il fuoco e che l’area è costantemente sorvegliata dalla vigilanza interna. 
Le operazioni di spegnimento, sono durate quasi 24 ore e sono state dirette dal comandante provinciale dei vigili del fuoco Mario Falbo, il quale si è avvalso di sei autopompe e 25 uomini. 
Purtroppo però non si è potuto evitare che il rogo, esteso su un’ area di circa 4 mila metri quadrati, sprigionasse una imponente colonna di fumo nero e denso visibile dalle province di Napoli e Caserta anche a molti chilometri di distanza. 
 La natura della nube sprigionatasi è senza dubbio tossica dal momento che il sito ospita soprattutto materiali plastici i e, per questo motivo, si stanno considerando seriamente gli eventuali danni all’area agricola circostante e che potrebbero rendere necessario un provvedimento di divieto di raccogliere e vendere i prodotti della terra. 
Ma la cosa più incredibile e allo stesso tempo sconcertante, è che in aree di interesse strategico nazionale, strettamente sorvegliate, come i siti di stoccaggio di Acerra, Taverna Del Re e Bellona si sviluppino regolarmente, e da anni, roghi tossici dolosi sotto gli occhi degli addetti alla sorveglianza senza che la magistratura abbia mai preso provvedimenti a riguardo.

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Bellona, Caserta, inceneritore, Acerra, Campania, Ilside srl, Napoli,Antonio Casolaro, rifiuti, Notte Criminale


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