Il giudizio di Antonio Valerio SperaSummary:
Ficarra e Picone tornano al cinema con una commedia leggera e divertente. Andiamo a quel paese, film di chiusura del Festival di Roma 2014, è un carosello di situazioni, trovate, equivoci e battute senza sosta, in cui la coppia comica, qui per la seconda volta anche nelle vesti di unici registi, dà sfoggio di idee originali e di una forma invidiabile. I due, infatti, oltre a costruire una storia simpatica, sullo schermo sono un vero fiume in piena. La loro comicità strutturata sul contrasto tra il travolgente Ficarra e l’ingenuo Picone dove, come da sempre nelle migliori coppie comiche, uno fa da mattatore e l’altro da perfetta spalla senza però concentrare le risate solo nelle battute del primo, straripa da ogni scena e da ogni dialogo, e soprattutto qui si presenta anche come tagliente satira sociale. Gli argomenti delicati presenti nel film sono diversi, dalla crisi alla Chiesa, e i due autori-attori sanno trattarli con l’ironia che li contraddistingue. Un’ironia spassosa, ma garbata, elegante, intelligente, mai volgare né irriverente.
Si ride molto in Andiamo a quel paese, grazie ad una comicità mai volgare che ha il sapore del cinema italiano di un tempo, ma non mancano neanche gli spunti di riflessione. La cifra primaria di Ficarra e Picone è sì la leggerezza, ma la leggerezza qui non fa rima con superficialità. Ecco perché quest’ultimo lavoro del duo è sicuramente il loro miglior prodotto cinematografico. Un film senza troppe pretese, ma con tutti gli elementi di una buona commedia.
di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net