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Andrea Vitturini: un torinese sul tetto d’Europa

Creato il 06 novembre 2012 da Sportduepuntozero

06/11/2012 By Marco Leave a Comment

Andrea Vitturini - Nazionale Italiana
Una storia tutta da raccontare quella del nuovo campione europeo di Apnea dinamica con attrezzi, il 44enne torinese Andrea Vitturini. Parla di sport, trionfi odierni, tonfi giovanili in altre discipline motorie, impegno quotidiano negli allenamenti e a fianco dei ragazzi diversamente abili che proprio grazie ai giochi in acqua e all’apnea, diventata motivo agonistico anche per loro, hanno, come sottolinea Vitturini, trovato maggior sicurezza anche nelle situazioni di tutti i giorni.
Partiamo dal titolo conquistato il 3 novembre scorso dal torinese, in quel di Antalya (Tur). Te lo aspettavi?: <<Fino al giugno di quest’anno – afferma il campione continentale – tutto era andato per il meglio e la forma era assolutamente al massimo. Solitamente i campionati Europei si svolgono in agosto. La maggior difficoltà nell’affrontare l’edizione appena conclusa è stata pertanto mantenere concentrazione e forma per così lungo tempo. Ci sono riuscito e la considerazione è che, in questo caso, sono andato oltre le attese. Che tutto si sarebbe messo al meglio l’ho capito dopo le qualificazioni. Sono risultato il primo del lotto ed ho migliorato il record italiano con 227 metri e 95 cm. Qualificazioni al termine delle quali siamo risultati in testa noi azzurri, con il conseguente diritto di scendere in gara per ultimi. Nello specifico io ho potuto controllare il resto degli avversari sapendo di poter dare il meglio di me stesso. Così è stato. Dopo l’uscita di scena del campione mondiale in carica, che evidentemente non ha retto la pressione, ci siamo guardati io e i miei compagni ed abbiamo fortemente voluto colorare il podio interamente d’azzurro. Ci siamo riusciti ed è stata una grande soddisfazione, per tutti. Risultato, questo, della forza dei singoli e della coesione del gruppo, anche se è logico che tra noi la competizione e la voglia di primeggiare non manchino>>.
Dopo l’impresa quali i prossimi obiettivi?: <<In realtà – prosegue Vitturini – pensavo di far meglio nella gara di Apnea Statica, soprattutto in ragione del perfetto avvicinamento effettuato. Non è andata come speravo e pertanto punto a centrare il titolo e il record italiano l’8 dicembre prossimo ad Asti. Vorrei essere il primo a superare la barriera degli 8 minuti. L’attuale record è fissato sui 7 minuti e 48 secondi. In caso di successo sarei il primo a detenere contemporaneamente i tre record, compreso quello di jump blue>>. Un vincente, dunque, che ha nelle motivazioni e nella forza mentale due armi in più rispetto alla concorrenza, spesso in grado di fare la differenza. Ma è sempre stato così?: <<No – risponde con schiettezza il campione – anzi era esattamente il contrario. Nella mia vita sportiva mi sono avvicinato a diverse discipline, dal rugby alla pallavolo per arrivare al tennis, senza mai riuscire a primeggiare. Con l’apnea è stato diverso. O meglio, lo è diventato. In principio approcciavo le gare sperando di non sfigurare. Non volevo arrivare ultimo. In occasione di un impegno agonistico, analizzando al termine l’accaduto, mi posi però una domanda. Se ti alleni da serie A, porti via del tempo alla famiglia, occupi gli intervalli lavorativi per migliorare, perché non puntare anche a risultati da serie A?. Cambiai pertanto gli obiettivi e, step dopo step, migliorai spostando sempre più in là i limiti. Oggi posso dire di non averli ancora raggiunti e gli stimoli rimangono altissimi. Posso altresì affermare di essermi costruito una mappa interiore e averla metabolizzata in modo adeguato. Ciò mi permette di affrontare gli impegni con la giusta consapevolezza delle mie potenzialità>>.
Quanto tempo ti alleni?: <<Dalle 6 alle 10 volte a settimana, alternando il tipo di sforzo. Un lavoro duro ma appagante>>. E come riesci a conciliarlo con il resto della tua vita, lavoro e famiglia in primis?: <<Con la programmazione e un po’ di comprensione “esterna”. Per esempio nell’ultimo periodo ho coinvolto i miei due figli e mia moglie in corsi di acquaticità e apnea. Sono anche Istruttore e Allenatore. Proprio in quest’ottica è nata due anni fa una bellissima e coinvolgente esperienza con i ragazzi “special”. Ha preso il via con corsi di acquaticità e subacquaticità per disabili. La finalità principale era farli stare insieme e divertire in acqua. In due stagioni i numeri sono lievitati ed oggi ha preso forma una sezione agonistica per gli “special”, con un incremento dei numeri notevole. Siamo arrivati infatti a 30. Un altro dei miei obiettivi è curare l’agonistica dei giovani, dai 14 ai 16 anni, e far crescere sempre più la sezione special. Sono emozioni reciproche difficili da raccontare, assolutamente arricchenti>>.  


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